GIAMBATTISTA ANASTASIO
Politica

Assessore alla Sanità e vicepresidente: Letizia Moratti verso il grande ritorno

Rimpasto a Palazzo Lombardia: l’ex sindaco in pole. Super-assessorati all’ex ministra Locatelli e al codognese Guidesi

Letizia Moratti

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro.  

Milano, 6 gennaio 2021 - Letizia Moratti potrebbe presto diventare assessore regionale al Welfare al posto di Giulio Gallera. Già ieri, su queste pagine, si era sottolineata la volontà di Matteo Salvini di scegliere insieme a Silvio Berlusconi il nuovo titolare della Sanità lombarda. Per una ragione storica: è prassi consolidata tra Lega e Forza Italia che il partito che esprime il governatore lasci all’altro l’assessorato alla Sanità. E per una ragione più attuale: l’intesa su un assessorato così importante può facilitare l’intesa sul candidato sindaco per Milano (Roberto Rasia dal Polo). La Moratti, già sindaco di Milano, è stata proposta da Berlusconi e ha il gradimento della Lega perché si ritiene abbia quello spessore che Salvini richiedeva, pur non essendo un profilo tecnico. La Moratti consente, poi, di mantenere l’assessorato nell’alveo di Forza Italia, evitando ruggini tra i due partiti. I giochi non sono ancora fatti, ma fino a ieri sera l’ex sindaco era data in vantaggio rispetto a Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina della Statale e opzione originaria di Salvini. Non solo: Moratti ha dato la sua disponibilità ma ha posto come condizione di avere anche la vicepresidenza della Regione, carica attualmente ricoperta dal forzista Fabrizio Sala, che in serata, anche su pressione di Silvio Berlusconi, si sarebbe infine convinto a cedere. 

Il rimpasto non sarà limitato a Gallera. Ieri hanno preso quota i nomi di due deputati leghisti: Alessandra Locatelli, comasca, ex ministro alla Famiglia nel primo Governo Conte, e Guido Guidesi, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento sempre nel primo Governo Conte, originario di Codogno. Con ogni probabilità è a loro che si riferiva Salvini ieri mattina quando ha annunciato che per la Regione avrebbe scelto «persone che hanno avuto incarichi di Governo nei mesi scorsi». Locatelli è destinata a sostituire la leghista Silvia Piani ereditando un super-assessorato che unisce Politiche sociali, Famiglia e Disabilità. A Stefano Bolognini resterà la delega alle Politiche abitative. Guidesi andrà a sostituire il forzista Alesandro Mattinzoli e a lui saranno affidate deleghe relative non solo allo Sviluppo economico ma anche al Recovery Fund. Un messaggio nel messaggio, se è vero che Guidesi è di Codogno.

Mattinzoli è stato protetto fino all’ultimo da Mariastella Gelmini, ma anche in questo le resistenze sarebbero state vinte e per lui sarebbe pronto un posto da sottosegretario. Non è finita. Altra casella destinata a liberarsi è quella della leghista Martina Cambiaghi, assessore allo Sport. A sostituirla sarà, salvo sorprese, Antonio Rossi, l’ex campione olimpico di canoa che da sottosegretario sarà quindi promosso ad assessore. Gallera anche ieri si è battuto per avere una delega diversa o per un posto da sottosegretario ma - pare - senza successo. Salva invece Lara Magoni (FdI), come già riportato. Ieri era girato anche il nome dell’ex ministro all’Istruzione Marco Bussetti, ma in serata l’ipotesi pareva tramontata. Il governatore Attilio Fontana ha invece nominato Emanuela Baio, ex senatrice Pd, come consulente in ambito sanitario.