Regionali Lombardia, Pierfrancesco Maran candidato per il Pd: "Io l'unico vero sfidante"

L'assessore milanese presenta la sua corsa alle primarie e punge Letizia Moratti: "Non si può cambiare la regione con chi la guidava fino a dieci giorni fa"

Milano - 'La grande impresa, Lombardia 2023'. Lo slogan-manifesto mette subito in chiaro l'obiettivo di Pierfrancesco Maran: strappare per la prima volta la guida della regione più popolosa d'Italia al centrodestra. Maran, 42 anni, assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano nella giunta Sala, lancia la propria candidatura con il Pd. E' la terza ufficiale, insiema a quelle del governatore uscente Attilio Fontana con il centrodestra e di Letizia Moratti con il Terzo polo. Tutti i big, quindi, hanno scoperto le carte in vista delle elezioni che dovrebbero tenersi il 12 febbraio 2023.

Maran ha presentato la candidatura questa mattina, sabto 12 novembre, al teatro Franco Parenti di Milano. "Io ci proverò - ha detto - se è una sfida a tre con il presidente ed ex vicepresidente della Regione magari si apre una possibilità per un vero candidato sfidante. Da oggi sono in campo contro Attilio Fontana e Letizia Moratti, sono pronto a correre alle primarieLa mia proposta dice a tutti coloro che si sentono elettori di centrosinistra 'proviamoci, crediamoci'. A tutti quei Lombardi sfiduciati che dicono che il cambiamento non è possibile, se riusciamo in questa impresa si sprigionerà una crescita forte". Maran promette battaglia: "Sono pienamente consapevole che è una sfida difficile ma vengo da una storia politica fatta di coraggioEra doveroso per il centrosinistra avere già da tempo una proposta politica e non lasciarla ad altri. Non si può cambiare la regione con chi la guidava fino a 10 giorni fa".

Chiaro riferimento, quest'ultimo, a Letizia Moratti che è stata la vice di Fontana prima di dimettersi e candidarsi col Terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. "La proposta alternativa - spiega Maran- deve essere valoriale e di discontinuità, questo viene prima delle fredde alleanze. Prima vengono le persone e le idee". Letizia Moratti e il Terzo polo sono temi ricorrenti nel corso della presentazione. "Ho più volte invitato il Terzo polo a partecipare alle primarie - ha fatto spere Maran - ma dubito che cambierebbe approccio". In ogni caso, "cercherò di allargare la coalizione il più possibile e non vedo alcun motivo per cui un elettore del Terzo polo non debba votare per me. C'è disagio per la candidatura di Moratti". Allo stesso tempo, però, chiude la porta ai Cinque stelle: "Non abbiamo bisogno dei 5 Stelle, che in Lombardia significano decrescita, per rappresentare i temi della giustizia ambientale e sociale".

Maran spiega quindi lo spirito della sua candidatura. "Se è vero che la data è il 12 febbraio, mancano 92 giorni al voto. Il candidato non può essere un accordo tra le segreterie uscite sconfitte dal voto (delle scorse Politiche, ndr), ma ha bisogno di una legittimazione dei cittadini. Io intendo provarci". Maran rompe dunque gi indugi nel centrosinistra, in attesa che altre anime del Pd e della coalizione facciano le loro mosse. In particolare, dopo il rifiuto di Giliano Pisapia, il 'partito dei sindaci' avrebbe individuato in Emilio Del Bono, primo cittadino di Brescia, il proprio poretabandiera. 

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