Palazzo Marino, il Consiglio comunale approva il bilancio preventivo: ripristinata la linea 73 dell’autobus

L’ok dell’aula arriva prima di Natale: non accadeva dal 2008. Tensione nel Pd sul ritiro di alcuni emendamenti

Il sindaco Giuseppe Sala in Consiglio comunale

Il sindaco Giuseppe Sala in Consiglio comunale

Milano – La seduta del Consiglio comunale non inizia sotto i migliori auspici. Negli scranni della maggioranza di centrosinistra, il capogruppo del Pd Filippo Barberis e il consigliere dem Alessandro Giungi hanno un duro alterco sulla strategia per far approvare dall’aula il bilancio preventivo 2024.

La linea proposta da Barberis è la seguente: far ritirare quasi tutti gli emendamenti dei consiglieri di maggioranza e concentrare le risorse a disposizione su un ordine del giorno che impegni la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala a ripristinare la linea 73 dell’autobus. Sì, parliamo della linea soppressa cinque mesi fa per carenza di risorse e perché la M4 da San Babila a Linate segue un percorso parallelo a quello della 73. Risultato finale: la 73 tornerà a funzionare da Linate a piazza Cinque Giornate.

Alla fine, sì, dopo una lunga riunione di maggioranza, il centrosinistra conferma la linea Barberis, Giungi accantona i toni polemici ("È una decisione di maggioranza e va rispettata. Il confronto ha portato a una scelta condivisa") e il bilancio preventivo 2024 viene approvato dall’assemblea di Palazzo Marino prima di Natale: non succedeva dal 2008, quando in Comune comandavano il sindaco Letizia Moratti e il centrodestra. Il sindaco Giuseppe Sala, a manovra varata con 29 voti favorevoli, commenta: "Positivo che Comune e Regione chiudano i propri bilanci il 21 dicembre". L’assessore al Bilancio Emmanuel Conte sorride: l’obiettivo di approvare il bilancio prima di Natale è stato centrato.

L’opposizione di centrodestra, però, non partecipa al voto finale, in polemica con la decisione di tagliare alcuni emendamenti: la Lega annuncia un ricorso al Tar contro la “tagliola“. Non solo. Durante la discussione in aula, tre consiglieri – Alessandro Verri della Lega, Francesco Rocca di FdI e Alessandro De Chirico di FI – “occupano“ il centro dell’aula con lo striscione “La 73 non si tocca“. Già, perché la discussione sul bilancio alla fine è ruotata proprio sulla linea da ripristinare. Un’inversione a U rispetto alla decisione della Giunta Sala. Ma, dopo il voto, tutto “risalgono“, metaforicamente, sulla 73.

Barberis, ad accordo raggiunto nella maggioranza, annuncia l’odg per ripristinare la 73 fino a piazza Cinque Giornate e, subito dopo, aggiunge: "Dev’essere chiaro che in molti hanno seguito la campagna di proteste contro la cancellazione della 73, ma se si fa l’intervento è perché il Pd e la maggioranza di centrosinistra in Comune hanno trovato le risorse per realizzarla. Non altri". Non – sottinteso – l’opposizione di centrodestra, che pure ha protestato da subito per la soppressione della linea. Il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi, intanto, affonda il colpo contro la Giunta: "La maggioranza ha rimediato alla scellerata decisione dell’assessora alla Mobilità di sopprimere la 73. Decisione che ha causato tantissimi disagi ai cittadini, soprattutto ai più fragili".

Quanti soldi serviranno per ripristinare la 73? "Noi mettiamo a disposizione un milione di euro", dice Barberis. Ce ne vorranno di più. La linea 73 da piazza San Babila a Linate, prima dell’apertura della M4, costava 2,5 milioni di euro all’anno, ricorda l’assessora ai Trasporti Arianna Censi, la quale però aggiunge che quel costo era dovuto a un alto numero di autobus e di corse, numeri che ora possono essere inferiori perché per raggiungere l’aeroporto cittadino dal centro della città c’è la M4. Barberis aggiunge che "c’è anche un emendamento da 300mila euro in conto capitale sulla sicurezza stradale, in particolare quella ciclopedonale. Servono risorse per realizzare progetti innovativi sugli incroci e le strade a più alta incidentalità, progetti che emergeranno dalla task force istituita dal sindaco con gli esperti sulla mobilità ciclopedonale".

Il primo firmatario dell’emendamento, Marco Mazzei (Lista Sala), spiega che "i 300 mila euro serviranno per soluzioni tecnologiche e progetti innovativi per intervenire nei luoghi dove attualmente ci sono più incidenti secondo i dati dell’Amat e l’Atlante del Politecnico sugli incidenti che hanno riguardato le bici. Il piano della task force sulla mobilità ciclabile, invece, sarà presentato a Sala prima della fine dell’anno".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro