ANDREA MORLEO
Editoriale e Commento
Editoriale

Chi trova un nemico trova un tesoro

La notizia che Salvini sia in procinto di nominare Silvia Sardone vice segretario della Lega ci regala due conferme. La prima è quella di un’altra donna di successo che partendo dal basso, è riuscita a imporsi sulla scena politica italiana mostrando muscoli e un coraggio non comuni.

Perché Silvia Sardone è cresciuta nella “rossa” Sesto San Giovanni e si è fatta strada andando controcorrente rispetto al verbo che si respirava nella città in cui, a quei tempi, l’appellativo di “Stalingrado d’Italia” aveva ancora un senso.

La pasionaria delle Lega ha sbaragliato la concorrenza con un solo credo: la lotta contro l’immigrazione. Specie se islamica. È questo aspetto che ci regala la seconda conferma, ovvero che in politica, oggi come ieri, il segreto per il successo sembra quello di avere un nemico.

Non importa se sia il comunista “che mangia i bambini” o il padrone-sfruttatore, il nero o l’ebreo, il ricco o il povero. L’importante è avere un nemico da esibire, così tutto è più facile perché con la paura si controlla, senza nemmeno il bisogno di proporre. E se la ricerca di un nemico a tutti costi nascondesse invece la necessità di placare le nostre paure?

È vero, un nemico stimola la tua capacità di difenderti, di attaccare e di combattere. Però non si può nemmeno vivere tutta la vita in allarme, aspettando il nemico come il tenente Drogo nel Deserto dei Tartari.