Paderno, il saluto di Ezio Casati: "Mi hanno proposto le Europee, ma finisco da sindaco"

Non cercherà il bis alle elezioni Amministrative e non si candiderà in nessuna lista per il consiglio comunale. "Ho cercato di lavorare con disciplina e onore, come chiede la Costituzione. Sono stati anni difficili, ma lasciamo tante opere e nuovi servizi alla comunità"

Il sindaco Ezio Casati, sindaco di Paderno Dugnano

Il sindaco Ezio Casati, sindaco di Paderno Dugnano

Paderno Dugnano (Milano), 21 aprile 2024 – Il “no” alla candidatura alle elezioni europee, l’assenza dalla competizione cittadina alle porte, il ritiro da ogni ruolo istituzionale. Ezio Casati ha ufficialmente salutato la città, dopo questi cinque anni da sindaco, nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale. “Non posso non nascondere una certa emozione perché questa è l’ultima seduta e non siederò certamente in nessun ruolo per la prosecuzione della mia vita in quest’aula. Condivido gratitudine e ringraziamento alla Giunta, che mi ha accompagnato in questi cinque anni, ai consiglieri di maggioranza che hanno condiviso percorsi e scelte con impegno e anche con un confronto continuo, a quelli di minoranza che nei momenti più difficili, come la pandemia, hanno approvato decisioni importanti”.

Cinque anni da sindaco che sono solo gli ultimi di una storia politica e istituzionale, iniziata nel 1985 come consigliere comunale proprio a Paderno Dugnano per la Democrazia Cristiana. Nel 1990 viene riconfermato e dal 1993 al 1995 ricopre anche l'incarico di assessore all'Ecologia e all'Edilizia privata. Nel 1995 arriva il primo mandato da sindaco a capo di una coalizione di centrosinistra. Nel 1999 viene riconfermato e mantiene l'incarico fino al 2004, anno in cui viene eletto consigliere della Provincia di Milano, col ruolo di capogruppo della Margherita. Dal 2007 al 2009 è assessore provinciale alle Attività economiche e ai Servizi sociali. Tra il 2008 e il 2011 è segretario provinciale del Partito Democratico a Milano e nel 2013 diventa parlamentare. Cinque anni fa il ritorno sulla scena locale, per strappare Paderno al centrodestra dopo gli anni della Giunta Alparone.

“Ho fatto un conto sommario: nella mia esperienza politica ho partecipato a circa 800 consigli comunali e a circa altrettante riunioni di Giunta. Aggiungo 700 sedute parlamentari e 150 Giunte provinciali alle quali si sommano circa 400 consigli provinciali. Non sono in grado di contare le migliaia di commissioni e di delibere approvate o discusse. Ho sempre cercato di interpretare li spirito della Costituzione che impone a chi rappresenta le istituzioni di farlo con disciplina e onore. Direi che era giusto dire che il percorso istituzionale si doveva fermare qui nonostante abbia ricevuto in modo anche affascinante la proposta di candidarmi alle prossime elezioni europee, proposta che ho declinato”.

Il desiderio, ha confessato Casati, “è quello di occuparmi di politica a livello nazionale senza dimenticare questa meravigliosa comunità”, magari lavorando per i rapporti con gli enti locali e per “riformare il sistema dei partiti”. Lungo anche il bilancio di questo ultimo mandato alla guida di Paderno Dugnano, città di quasi 50mila abitanti a cerniera tra il Nord Milano e il Rhodense. “Il dramma della pandemia ha segnato in maniera indelebile questi anni. La risposta di questa comunità è stata incredibile – ha ricordato -. Abbiamo intercettato tanti bandi del Pnrr e i cantieri sono tutti partiti: per un ente pubblico è un record. Questa del Pnrr è un’opportunità che cambierà la nostra città. Dal punto di vista tecnologico, con la digitalizzazione, e con un percorso che da Calderara fino al centro culturale Tilane va a riqualificare tutti gli spazi pubblici dalla grande radura, ai parchi alla piazza ora dedicata al sindaco Sant’Ambrogio e piazza Resistenza, che aveva problemi di percorribilità e sicurezza”.

Tante opere pubbliche in questi anni, “a partire dal ponte Battisti che, certo, si poteva accorciare come tempi, ma ora abbiamo un’infrastruttura consolidata e sicura. In questi anni abbiamo aumentato le presenze arboree del 50% e se tutti i Comuni facessero come noi ci sarebbero meno contraccolpi del cambiamento climatico. Abbiamo portato la presenza a 14 ore della polizia locale e implementato la videosorveglianza”. Poi, uno dei progetti più importanti: la Casa di Comunità che nei prossimi mesi sarà inaugurata a Palazzo Sanità. “Siamo l’unico Comune che ci mette risorse proprie e ha una convenzione di funzionamento con la nostra Asst per garantire contenuti e servizi che in altre strutture non ci sono. Andiamo a ristrutturare anche gli spazi accanto all’edificio scelto, dove ci sarà la neuropsichiatria infantile, che altrimenti sarebbero rimasti dismessi. Anche i tecnici di Regione hanno sottolineato la nostra visione lungimirante”.  

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