VERSO LE ELEZIONI COMUNALI - Albertini lancia Del Debbio: "Centrodestra unito con lui Così si vincono le elezioni"

«Con Paolo Del Debbio il centrodestra potrebbe vincere le elezioni comunali del 2016». Gabriele Albertini, sindaco dal 1997 al 2006, ora senatore di Ncd, ne è convintissimo di Massimiliano Mingoia

L’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, 65 anni

L’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, 65 anni

Milano, 22 agosto 2015 -  «Con Paolo Del Debbio il centrodestra potrebbe vincere le elezioni comunali del 2016». Gabriele Albertini, sindaco dal 1997 al 2006, ora senatore di Ncd, ne è convintissimo. Lui conosce bene Del Debbio: nelle sue Giunte è stato assessore alla Sicurezza e alle Periferie, uno dei cosiddetti «assessori intelligenti» con Lupi, Scalpelli, Casero e Carrubba.

Del Debbio candidato sindaco all’altezza? «Certamente. Ha un’eccellente esperienza da amministratore. In Comune ha avuto idee geniali, dai vigili di quartiere ai progetti per le periferie. E il lavoro da conduttore di trasmissioni tv molto seguite gli ha dato una grande popolarità. In più ha un’altra qualità politica molto importante».

Quale? «Sarebbe un candidato sindaco che molto probabilmente riuscirebbe a riunificare i partiti del centrodestra, dal Ncd alla Lega».

Scusi, Albertini, ma lei non aveva già dato il suo sostegno a Corrado Passera? «Non rinnego la mia adesione alla sua candidatura. Passera per ora è l’unico candidato di centrodestra in campo. Sarebbe un ottimo sindaco. Ma su di lui ci si pone un interrogativo: tutti i partiti del centrodestra sono pronti ad appoggiarlo? Non sembra. Ncd lo sosterrebbe, la Lega no. Del Debbio, invece, potrebbe ricompattare tutto il centrodestra. Ma non ha deciso se candidarsi o no».

Del Debbio piace molto alla Lega. Lei, invece, è molto critico sulla linea di Salvini. «La linea della Lega è populista e demagogica. Le soluzioni che propone non sono realizzabili sul piano nazionale. Per vincere le Comunali, però, servono anche i voti del Carroccio».

Del Debbio ha appena scritto un libro intitolato «Populista e me ne vanto». «Sull’impostazione delle sue trasmissioni televisive io e lui ci siamo confrontati più volte. Del Debbio è un populista da audience. È un po’ grillino e un po’ leghista. A volte è demagogico. Ma ha gli strumenti culturali, i valori etici e la sensibilità politica per governare Milano in maniera responsabile. Un conto è coniare lo slogan sulle ruspe come fa Salvini, un altro risolvere i problemi».

Il centrodestra, quindi, può vincere le Comunali? «Con un nome unificante come Del Debbio, credo di sì».

Un giudizio sull’amministrazione Pisapia? «Io distinguo tra Pisapia e la sua amministrazione. Il sindaco ha dignità morale ed è al servizio delle istituzioni. La sua amministrazione, però, non è stata all’altezza delle qualità dell’uomo. Troppe le contraddizioni tra la sinistra dei centri sociali e quella riformista».

Qualche esempio? «Il Piano di governo del territorio della Moratti cancellato, i 500 militari rimandati indietro».

Pisapia, in ogni caso, non vuole ricandidarsi, anche se lo tirano per la giacchetta... «Non si ricandiderà, nonostante i corteggiamenti».

Ci sono già tre aspiranti sindaci del Pd: Fiano, Majorino e Caputo. Possono vincere? «Sono figure politiche dignitose. Ma non sono confrontabili con Del Debbio, che ha una carica antipolitica che diventa politica. Per la sinistra le primarie sono un problema. Manfredi Catella, Giuseppe Sala o Ferruccio de Bortoli non si candiderebbero mai alle primarie. Invece servirebbe un uomo della società civile come Catella per battere Del Debbio».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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