Cologno, la Giunta perde pezzi: si dimette l'assessore Angelo Scalese

Maggioranza sempre più a rischio per il sindaco Angelo Rocchi, che potrebbe perdere cinque consiglieri in aula

Angelo Scalese

Angelo Scalese

Cologno Monzese (Milano), 1 febbraio 2021 – Sul forno crematorio, il sindaco Angelo Rocchi si è giocato anche un pezzo fondamentale della sua squadra. L’assessore all’Ambiente Angelo Scalese si è infatti dimesso oggi, lunedì 1 febbraio. L’accusa è un ritornello che accompagna il primo cittadino da sei anni. Esiste, dice Scalese, “una cabina di regia che precede la Giunta, alla quale non partecipa il gruppo politico che io rappresento”. Tradotto: un cerchio magico al di fuori dell’amministrazione incide e decide le scelte del governo cittadino.

È successo, secondo l’assessore dimissionario, con la candidatura per la realizzazione di un forno crematorio da 4mila salme e con la cessione delle quote della società partecipata Core al Gruppo Cap Holding per la riconversione del termovalorizzatore sul confine tra Sesto e Cologno. Anche se apertamente Scalese non fa nomi, il riferimento al regista occulto è sempre l’ex segretario provinciale della Lega e attuale consigliere regionale Riccardo Pase, che già nel primo mandato veniva definito “il sindaco ombra”. “Non essendo il sottoscritto adeguato a svolgere il ruolo di assessore modello Yes Man, rassegno le dimissioni da assessore, nella speranza che il sindaco Rocchi, che ringrazio per avermi dato la possibilità di servire la mia città, realizzi, con azioni concrete, quella svolta ambientalista di cui ha tanto bisogno la città”.

Scalese non era un semplice assessore. Scelto come “tecnico” su fiducia di Rocchi, era stato uno dei grandi artefici della vittoria al primo turno del centrodestra con il 58,56% nelle Amministrative di settembre 2020. A Scalese si deve, infatti, la costruzione della civica del sindaco, la lista “Noi con Rocchi”, la seconda forza più votata dopo la Lega. La civica aveva ottenuto ben il 17,49% (appena il 2% in meno della Lega), mangiando un ampio bacino delle altre forze della coalizione e ottenendo in consiglio comunale 5 seggi. Già il giorno dopo il trionfo, Rocchi è entrato in crisi con Fratelli d’Italia, che non si è seduto in Giunta e fa da ago della bilancia nelle sedute di consiglio. Se fino a oggi il sindaco è riuscito a reggere sul voto dei “responsabili”, il gioco di equilibrio diventa sempre più arduo. Nel caso in cui i consiglieri della civica seguissero Scalese, Rocchi non avrebbe più la sua maggioranza già traballante. “La compattezza del gruppo ‘Noi con Rocchi Sindaco’ ha destabilizzato l’ipotetica cabina di regia che, in modo scomposto si è prodigata, senza riuscirci, per dividere il gruppo, facendo emergere che l’amministrazione Rocchi, non è formata da un monocolore della Lega”, ha concluso Scalese.  

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