Hub regionali: il 40% dei bimbi lombardi ha fatto almeno una dose di vaccino anti-Covid

Ventimila iniezioni nelle ultime 36 ore. Grazie alle regole taglia-quarantena a Milano riaprono 170 sezioni di asilo e oggi 3.500 bambini vi fanno ritorno a Milano

Grazie alle regole taglia quarantena a Milano riaprono 170 sezioni di asilo

Grazie alle regole taglia quarantena a Milano riaprono 170 sezioni di asilo

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Milano - Ieri alle due del pomeriggio, a tre quarti del secondo weekend di vaccinazioni pediatriche ad accesso libero in trenta hub della Lombardia, sfioravano quota ventimila le iniezioni antiCovid effettuate in un giorno e mezzo a bambini tra i 5 e gli 11 anni. Settemila 262 ieri mattina, ad aggiungersi alle 12.184 di sabato, delle quali 7.006 fatte nei centri vaccinali ad accesso diretto. Le altre negli hub che funzionavano anche su prenotazione: nel Milanese, su 3.673 bambini vaccinati sabato, solo 682 si sono divisi tra gli hub di Sesto San Giovanni (410), dell’ex Filanda di Cernusco sul Naviglio (207) e del blocco Nord del Niguarda (65 bimbi vaccinati, senza contare una quindicina di genitori che hanno colto l’occasione per fare il booster), mentre degli altri più di due su tre sono andati al centro pediatrico del Portello, che di norma serve l’intera città di Milano e dove un quinto delle dosi sono comunque state iniettate senza prenotazione.

A differenza del precedente open weekend, nel quale prime e seconde dosi erano abbastanza equilibrate, questa volta i richiami hanno fatto la parte del leone: il 71,5%, a testimoniare l’avanzamento della campagna lombarda anche tra i più piccini, ai quali il vaccino viene somministrato solo dalla seconda metà di dicembre. "Il 40% dei bambini lombardi tra 5 e 11 anni ha ricevuto almeno una dose antiCovid - ha spiegato la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti -, una percentuale superiore di oltre cinque punti alla media nazionale, e il 23% ha già completato il ciclo primario".

Quasi uno su quattro. "Proteggere anche i più piccoli dal Sars-CoV-2, un virus particolarmente contagioso i cui effetti sul singolo individuo non sono conoscibili a priori, è la scelta giusta per tutti i genitori che vogliono evitare di esporre i propri figli al rischio di un decorso grave della malattia", sottolinea Moratti, e ricorda anche che "la rapida discesa dei contagi, particolarmente accentuata in Lombardia grazie all’ampia adesione della popolazione alla campagna vaccinale", dimostra l’effetto-freno delle vaccinazioni persino sulla diffusione del virus, quantunque spinta a numeri senza precedenti dalla variante Omicron.

Ieri, a un mese dal record di oltre cinquantamila nuovi casi quotidiani registrati per tre giorni, la Lombardia è scesa sotto i diecimila nuovi positivi per la prima volta in un bollettino che non scontasse rallentamenti festivi dei tamponi (8.370 su 106.556 test). Da oggi il vaccino farà la differenza per evitare la Dad anche alle elementari, con le nuove regole sulle quarantene scolastiche, comunque alleggerite anche per i non vaccinati e all’asilo: il cambio in corsa, fanno sapere da Palazzo Marino, permetterà di riaprire oltre 170 sezioni in città, di cui quasi 140 alla scuola d’infanzia e le altre tra nidi e sezioni primavera, e così di far tornare subito negli asili comunali circa 3.500 piccoli milanesi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro