
Matias Vecino (Afp)
Milano, 5 settembre 2017 - Matias Vecino ha una missione da compiere. Deve dimostrare, dall’alto dei suoi 24 milioni di valutazione (a tanto ammontava la clausola rescissoria presente nel contratto con la Fiorentina) di poter essere il top player che l’Inter non è riuscito a prendere durante la sessione estiva del calciomercato. La prima impressione destata è più che positiva. In due gare di Serie A l’uruguaiano è risultato tra i migliori, contro la sua ex squadra e la Roma, trovando anche un gol all’Olimpico che ha di fatto chiuso la contesa. Partito per il Sudamerica per la convocazione del suo commissario tecnico, ha continuato la striscia positiva giocando una grande gara contro l’Argentina, sfiorando anche la rete del clamoroso successo.
La stagione conclusa a maggio, per il centrocampista, è stata buona ma non molto prolifica a livello realizzativo. Solo tre centri, il che ha fatto storcere il naso a qualche tifoso interista, che una volta sfumata la pista Nainggolan sperava di veder arrivare a Milano giocatori con qualche segnatura in più nel bagaglio tecnico. Il lavoro di Spalletti, maestro nel lavorare sul miglioramento dei calciatori, ha già avuto effetti positivi. Con la Fiorentina Vecino ha sfiorato la rete fin dai primi minuti, concludendo a lato con il piatto destro dopo un perfetto inserimento centrale. A Roma è riuscito a trovare il bersaglio, con l’Uruguay (come detto) ha di nuovo sfiorato il gol. Non male per un ragionatore della mediana che nell’ultimo campionato di Serie A è riuscito a mettere a segno soltanto tre gol, di cui due proprio contro l’Inter al Franchi.
Chiaramente non è di un bomber che stiamo parlando, la prima mansione che gli verrà richiesta non sarà mai quella di timbrare il cartellino con la continuità di Icardi. Però alla squadra nerazzurra serve qualche gol in più, altrimenti si rischia di cadere nella stessa lacuna di un anno fa, quando una volta bloccato il capitano argentino per gli avversari era molto più facile mantenere inviolata la propria rete. La prossima sfida, quella contro la Spal a San Siro, Vecino potrebbe non giocarla dal 1’. Non per demerito, ma perché sarà di ritorno da un volo intercontinentale (come tutti i sudamericani oggi in nazionale) e Spalletti dovrà verificarne le condizioni. Per tenerlo fuori dai titolari il tecnico dovrà però trovarlo molto stanco, una volta atterrato, perché ad oggi prescindere dall’uruguaiano non sembra così facile.