DI DANIELE
Cronaca

I perché del no allo smartphone nelle superiori

di Daniele Nappo* Scatta lo stop all’uso di smartphone anche alle scuole superiori: il ministero dell’Istruzione ha emanato la circolare...

di Daniele Nappo* Scatta lo stop all’uso di smartphone anche alle scuole superiori: il ministero dell’Istruzione ha emanato la circolare...

di Daniele Nappo* Scatta lo stop all’uso di smartphone anche alle scuole superiori: il ministero dell’Istruzione ha emanato la circolare...

di Daniele Nappo

Scatta lo stop all’uso di smartphone anche alle scuole superiori: il ministero dell’Istruzione ha emanato la circolare con cui ha comunicato ai presidi "il divieto di uso del telefono cellulare durante l’attività didattica e più in generale in orario scolastico", anche per "fini didattici". L’anno scorso il ministro Giuseppe Valditara ha applicato la regola per elementari e medie. È stato stabilito che le scuole dovranno rivedere i regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa. Ciascun istituto deve stabilire specifiche sanzioni disciplinari per chi dovesse contravvenire al divieto e misure per farlo rispettare. Con eccezioni: l’uso del cellulare sarà permesso nei casi in cui sia previsto come supporto a studenti con disabilità o con disturbi di apprendimento o, per motivate necessità personali, se funzionale all’efficace svolgimento dell’attività didattica in ambiti specifici: per esempio gli indirizzi dell’istruzione tecnica dedicati a informatica e telecomunicazioni.

La circolare chiarisce che solo per finalità didattiche si potranno continuare a usare dispositivi tecnologici e digitali come pc, tablet e lavagna elettronica. Anzi le scuole dovranno gestire in maniera ottimale le potenzialità degli strumenti. Non un’ordinanza restrittiva alla tecnologia, ma ai cellulari degli studenti e dei docenti. È un’azione improrogabile alla luce dei risultati negativi, dimostrati dalla ricerca scientifica, che l’uso eccessivo o non corretto di smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle prestazioni scolastiche - si legge nel documento - che fa riferimento a molteplici studi sul tema. Si parla di una ricerca dell’Ocse i cui risultati evidenziano gli effetti negativi dell’uso di cellulari e social, ma anche di un rapporto dell’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, che interessa la diffusione di fenomeni di correlazione quali l’incapacità di controllare l’uso degli smartphone, sintomi da astinenza e il dimenticare altre attività. Problemi per oltre il 25% dei ragazzi. Questi i motivi alla base del provvedimento del ministero, per vietare i cellulari in classe anche dai 14 ai 19 anni.

*direttore Scuola FreudMilano