
Piatto porzionato con tutti gli ingredienti
Milano – L’inflazione pesa sul carrello degli italiani e Milano detiene l’infelice primato di città più costosa d’Italia.
Rincari alimentari
Secondo i dati Istat sull’inflazione di maggio, il rincaro dei prezzi nel capoluogo lombardo è stato del 7,9%, rispetto a una media nazionale del 7,6 per cento, il che in termini assoluti equivale a un rincaro di 2.145 euro sulla spesa annua di un milanese. Stesso scenario emerge da un’analisi di Coldiretti, che ha certificato come gli italiani a maggio abbiano speso 3 miliardi in più per mangiare meno e peggio. I prodotti alimentari, infatti, hanno subìto un incremento medio dei prezzi dell’11,4% a maggio, superiore all’inflazione media dei prodotti degli altri comparti.
Spesa online
Una strada per limitare il prosciugamento del portafoglio e sedersi in tavola mangiando prodotti di qualità, è quella di programmare settimana per settimana gli acquisti ed evitare sprechi. Da questo punto di vista le piattaforme per la spesa online più innovative possono essere un grosso aiuto. Secondo l’osservatorio di Planeat - startup nata per combattere lo spreco alimentare proponendo kit di ingredienti lavati, pesati e porzionati per realizzare piatti e ricette senza
sprechi – si può fare una spesa alimentare sana e senza sprechi spendendo mensilmente 160 euro (per un single) e 350 euro per una famiglia di 4 persone.
Il risparmio
L’analisi, realizzata dalla startup che serve Milano, Monza e Brianza, si basa su un campione di circa 400 clienti e 7.000 ordini negli ultimi 6 mesi. L’attenzione dell’Osservatorio è stata posta alla categoria dei clienti che affidano alla startup quasi tutto l’approvvigionamento alimentare (4 spese al mese): lo scontrino medio indica che un single spende 160 euro al mese, mentre una famiglia di 4 persone circa 350 euro, ossia poco più di 85 euro a componente. E allo stesso salva dalla pattumiera dai 40 ai 70 kg di cibo all’anno che si traducono in un range tra i 3,5 e i 6 kg al mese.
I cibi
Mangiando cosa? Dall’analisi dei dati a disposizione della società soprattutto frutta, verdura, pasta (fresca e ripiena), sughi, formaggi, pane, pizze e dolci che rappresentano il 70% del carrello; a seguire carne (25%) e pesce (15%). E, ancora, piatti da cucinare soprattutto con ricette veloci (15 min) nel 54% dei casi, e piatti già preparati, e solo da ravvivare, nel 22 % oltre a salumi e formaggi nel 24% dei casi. Nelle diverse categorie di pietanze nel carrello spiccano, come più acquistati, il pinzimonio come antipasto (kit), la lasagna al ragù come primo (piatto pronto), il filetto di branzino da scottare in padella tra i secondi (kit), le patate al forno tra i contorni (piatto pronto), gli ingredienti per la pizza margherita (kit), il prosciutto cotto affettato tra i salumi e formaggi e il cannolo siciliano (piatto pronto) tra i dolci.
Carrello virtuoso
Il quadro che discende dall’analisi condotta riproduce un carrello virtuoso in termini di accessibilità economica e sostenibilità ambientale a sua volta risultato di una accurata ingegnerizzazione informatica in termini di approvvigionamento, preparazione e distribuzione. Dice Nicola Lamberti, fondatore di Planeat: “Grazie al nostro track record di informatici e ingegneri, siamo stati in grado di mettere a punto un sistema regolato al millimetro per gestire tutto il processo di approvvigionamento, preparazione e distribuzione scegliendo materie prime di ottima qualità, a prezzi e condizioni rispettose per i nostri fornitori: nulla viene acquistato in più e nulla sprecato. Il risparmio che ne deriva si traduce in prezzi molto accessibili per i nostri clienti”.