LUCA TAVECCHIO
Economia

Life Science, il settore della sanità che vale più dell’automotive: “Siamo l’unica arma contro lo strapotere di Usa e Cina”

Milano, il Forum organizzato da Assolombarda sul comparto economico legato alla salute che in Lombardia vale 74 miliardi di euro: “Bisogna puntare sulla collaborazione tra pubblico e privato”

Gianfelice Rocca, Americo Ciccehtti, Sergio Dompè e Alessandro Spada al Milano Life Sciences Forum
Gianfelice Rocca, Americo Ciccehtti, Sergio Dompè e Alessandro Spada al Milano Life Sciences Forum

Milano – Un comparto da oltre 74 miliardi di euro, che occupa più di 340mila addetti e vale da solo il 13% del Pil regionale. Sono i numeri del Life Science, il settore economico legato alla sanità che abbraccia la ricerca, lo sviluppo e la produzione di beni e servizi legati alla salute.

Il Milano Life Sciences Forum a Palazzo Lombardia (Foto Canella)
Il Milano Life Sciences Forum a Palazzo Lombardia (Foto Canella)

Le prospettive e le criticità del comparto e il suo rapporto con il sistema sanitario regionale e nazionale sono state discusse a Palazzo Lombardia durante il “Milano Life Science Forum” organizzato da Assolombarda e Cluster lombardo Scienze della Vita, che ha riunito operatori privati e istituzioni pubbliche. Aiutate nell’analisi dal rapporto su “Sostenibilità e resilienza del sistema sanitario lombardo” realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica, con la supervisione di Americo Cicchetti, Direttore generale della Programmazione del ministero della Sanità.

Gianfelice Rocca al Milano Life Sciences Forum (Foto Canella)
Gianfelice Rocca al Milano Life Sciences Forum (Foto Canella)

Il Forum è stato innanzitutto l’occasione per sottolineare la vitalità di un settore economico strategico. “Un settore che ormai – ha detto Gianfelice Rocca, special advisor Life Sciences di Confindustria – vale più di quello dell’automotive”. Stando ai dati la Life Science è infatti una delle poche armi economiche che l’Italia e l’Europa hanno contro lo strapotere di Usa e Cina. Per cogliere appieno le potenzialità del comparto serve però una nuova visione della sanità, che superi il rapporto pubblico-privato fondato sulla competizione e lo trasformi in vera collaborazione. “Perché – ha proseguito Rocca – il privato è in realtà un diversamente pubblico”.

Sergio Dompè durante il Milano Life Science Forum (Foto Canella)
Sergio Dompè durante il Milano Life Science Forum (Foto Canella)

E la Lombardia in questo senso – ha spiegato Sergio Dompè, vicepresidente di Assolombarda con delega alle Life Sciences – “è un esempio per tutto il Paese. Il Sistema Sociosanitario Lombardo funziona anche grazie alla sinergia pubblico-privato, confermata dal nuovo Patto per le Scienze della Vita siglato con Regione Lombardia. Investire in salute, a partire dalla ricerca, garantisce salute, produttività e benessere, grazie all’identificazione di approcci innovativi e nuovi modelli di cura, sempre più precisi e personalizzati”.

Che la collaborazione pubblico-privato sia il fulcro attuale e quello futuro del sistema sanitario regionale lo ha confermato anche l’assessore Guido Bertolaso: “Il focus sono le esigenze dei cittadini, io non faccio distinzione tra pubblico e privato. Insieme dobbiamo disegnare la Sanità del futuro che punti a cure domiciliari e telemedicina”.

Gianfelice Rocca al Milano Life Sciences Forum (Foto Canella)
Gianfelice Rocca al Milano Life Sciences Forum (Foto Canella)

Un dialogo, quello tra istituzioni e privati che – ha avvertito Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – rischia di venire compromesso dall’Unione europea: «È fondamentale far passare a livello europeo – ha detto il numero uno di Assolombarda – il principio per cui gli investimenti nella sanità, settore strategico, non siano sottoposti al Patto di Stabilità. In caso contrario, significa limitare la capacità della filiera”.

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