Mercato del lavoro, Milano traina la crescita dell’occupazione in Lombardia. Ma restano le differenze di genere

La ricerca di Assolombarda: "Il gender gap pesa ancora troppo, nodo da sciogliere"

Alessandro Scarabelli, direttore generale di Assolombarda

Alessandro Scarabelli, direttore generale di Assolombarda

Milano, 23 marzo 2023 - Milano vale quanto una intera regione. Con poco meno di 1,5 milioni di occupati il mercato del lavoro della metropoli ha dimensioni comparabili con quelle di importanti territori come la Sicilia (1,3 milioni) e la Toscana (1,6).

I settori

L’analisi del Centro studi Assolombarda pubblicata su yournextmilano.it, la piattaforma dedicata allo sviluppo del territorio, fotografa la situazione dell’impiego nella città capoluogo e nella regione. Nel 2022, in particolare, il numero di persone con uno stipendio aumenta di 34mila unità rispetto al 2021. Crescita del 2,3%, nonostante le incertezze della congiuntura, fra guerra e turbolenze sui mercati. Se le costruzioni, trainate anche dai bonus, segnano una crescita del +3,4%, sono soprattutto i servizi di vendite e accoglienza a tirare, con un solido +8,8%, che non solo annulla il crollo dovuto all’emergenza pandemica, ma addirittura porta il totale del settore oltre i livelli 2019.

Il gender gap

Nonostante il dinamismo del mercato nella regione più avanzata, la componente più solida della crescita è ancora legata all’occupazione maschile, con un incremento del +2,9%. Al contrario, l’impiego femminile cresce solo dell’1,7%. Anche se a Milano la quota di lavoro riservata alle donne è del 45,4% (sopra al 42,2% dell’Italia e al 43,6% della Lombardia), rispetto al 2019 la distanza con l’universo maschile è ancora di 12mila occupati. Fra le donne, insomma, mancano 8mila assunzioni rispetto al pre-Covid, per gli uomini invece si è andati oltre i livelli di 3 anni fa (+4mila).

Il confronto

Milano batte anche l’indice generale sulla quota di popolazione in età da lavoro che effettivamente è impiegata: 70,1% dal 67,9% del 2021, più della quota lombarda (68,2%) e ben oltre la media nazionale(60,1%). Anche qui forti le differenze di genere: uomini, 75,9%, donne al 64,3%. Cala di conseguenza la disoccupazione: 15mila meno le persone a caccia di un posto, con il tasso ufficiale che scende al 5,4%. Record positivo dal 2018. Ancora penalizzate le donne.

L’analisi

“Le imprese del nostro territorio, anche in questa fase di crisi, dimostrano di avere una marcia in più – spiega il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli -. Lo si evince dal trend legato al tasso di occupazione, che cresce insieme agli investimenti delle aziende, in termini di capitale umano, per agganciare la ripresa. Certo, pur con proporzioni minori rispetto ad altre aree, anche qui continuiamo a rilevare una maggiore difficoltà di accesso delle donne al mercato del lavoro: un fenomeno preoccupante e controproducente che siamo impegnati a sconfiggere”.

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