
Peschiera Borromeo (Milano) – I sindacati parlano di una agitazione "pienamente riuscita con punte di adesione oltre il 90%", per protestare contro il piano di tagli globale del colosso della logistica FedEx, che in Italia rischia di tradursi in 206 esuberi, con un pesante impatto nel Milanese. Ieri mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia e si sono radunati in presidio davanti ai cancelli della filiale di Peschiera Borromeo, nell’ambito della mobilitazione organizzata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e intrapresa a livello europeo dall’Etf, il sindacato europeo dei lavoratori dei trasporti.
"Le ragioni della nostra contrarietà - spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil - a questo ennesimo progetto di riduzione del personale, sono state pienamente condivise dalle lavoratrici e dai lavoratori e ora FedEx dovrà tenere conto della compattezza dimostrata". Oltre alla manifestazione organizzata dall’Etf sotto la sede della società a Hoofddorp in Olanda, spiega la Uiltrasporti "diversi presidi sono stati organizzati nel nostro Paese, per ribadire anche la nostra ferma contrarietà alla quarta procedura di riduzione di personale già aperte da FedEx in Italia e denunciare l’incapacità di trovare soluzioni organizzative diverse da quelle di scaricare solo sui lavoratori i processi riorganizzatovi e l’assenza di un piano industriale che faccia crescere questa azienda. Non possono essere sempre le lavoratrici e i lavoratori a pagare".
Al presidio a Peschiera Borromeo ha partecipato anche l’eurodeputato del M5s Gaetano Pedullà, che ha portato il suo sostegno ai lavoratori. "Lo scorso 24 giugno abbiamo presentato ai rappresentanti dei lavoratori la proposta di ottimizzare il personale in Italia, come parte del piano che FedEx ha presentato a livello europeo il 12 giugno", sottolinea in una nota il colosso della logistica. "Era nostra intenzione continuare il negoziato, nel rispetto delle persone coinvolte e con la massima attenzione e cura, ma purtroppo al momento non vi erano le condizioni – prosegue – contiamo di riaprire il negoziato il prima possibile".