BARBARA CALDEROLA
Economia

De Nora, il business d’Arabia: doppio contratto con i sauditi

Cernusco sul Naviglio, il colosso della gigafactory dell’idrogeno costruirà impianti per la gestione idrica

Paolo Dellachà con la premier Giorgia Meloni durante il viaggio in Arabia Saudita che ha portato alla firma dei contratti

Paolo Dellachà con la premier Giorgia Meloni durante il viaggio in Arabia Saudita che ha portato alla firma dei contratti

Cernusco sul Naviglio (Milano) - L’idrogeno verde unisce Cernusco all’Arabia Saudita, negli accordi internazionali di Palazzo Chigi c’è anche De Nora, il colosso delle tecnologie sostenibili che con Snam sta costruendo la gigafactory green che farà della città alle porte di Milano una delle capitali ecologiche lombarde e italiane.

L’azienda era al seguito del governo e ha siglato due contratti importanti, uno con Acwa Power, gigante saudita della desalinizzazione “per migliorare l’efficienza dei sistemi di trattamento delle acque”, l’altro con Saudi Water Authority, l’autorità governativa per la nascita di tre impianti pilota di altissima tecnologia. Il primo potenzierà il biossido di cloro per la disinfezione dell’acqua; un altro tratterà i Pfas, composti chimici perfluorati, l’ultimo ricaverà idrogeno dai sistemi di elettroclorazione, contribuendo così all’efficienza energetica e alla sostenibilità.

“De Nora si conferma attore chiave nel processo di decarbonizzazione a livello internazionale – dice l’amministratore delegato Paolo Dellachà – siamo stati scelti come partner da realtà così importanti per la nostra capacità di sviluppare soluzioni innovative per accelerare la crescita industriale green dei territori”. Una veste che ha portato il manager al tavolo con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i rappresentanti italiani e sauditi coinvolti dagli accordi bilaterali firmati dal governo. Il ruolo nevralgico del Gruppo (controllato per il 53,3% dall’omonima famiglia e per il 21,6% da Snam) è confermato dai contributi con i quali Palazzo Chigi sostiene la nuova fabbrica a Cernusco: 31 milioni a dicembre, che si aggiungono ad altri 32 del luglio 2023 per portare a termine l’impianto. Sarà uno dei poli della riconversione ecologica e l’idrogeno è uno degli elementi su cui poggia la strategia italiana. Nell’hub di via Miglioli si farà l’elettrolisi dell’acqua, passaggio essenziale per ottenere il propellente che non inquina e si produrranno anche le componenti per celle a combustibile usate nell’energia senza emissioni di CO2.

La gigafactory rientra nel piano europeo Ipcei Hy2Tech, che sostiene tutti i segmenti della catena dell’idrogeno: tra le 35 imprese che hanno ricevuto supporto pubblico, una delle sei italiane è proprio De Nora. Il Pnrr ha inserito l’iniziativa in un programma più generale di modernizzazione del Paese. Tra diretti e indotto il polo si porterà in dote 2mila posti di lavoro. La prima pietra è stata posata a giugno 2024, l’inaugurazione a fine 2026.