BARBARA CALDEROLA
Economia

Gigafactory dell’idrogeno verde alle porte di Milano: il Governo stanzia altri 31 milioni, attesi duemila posti di lavoro

Il polo green De Nora previsto sull’ex Rapisarda a Cernusco sul Naviglio. L’apertura del cantiere slitta però di un anno: in programma per la fine del 2026

La posa della prima pietra lo scorso giugno

La posa della prima pietra lo scorso giugno

Cernusco sul Naviglio (Milano) - “Impresa di interesse nazionale”, De Nora incassa altri 31 milioni per portare a termine la gigafactory dell’idrogeno verde a Cernusco, con Snam.

E c’è anche la proroga del cantiere: l’apertura slitta di un anno, a fine 2026. Il futuro in città prende forma sulle ceneri dell’ex Rapisarda, la vecchia fabbrica di tubi chiusa nel 2009 con un centinaio di lavoratori lasciati a casa. Il nuovo polo green, invece, porterà in dote 200 assunzioni, più l’indotto, la stima è che si arrivi a 10 volte tanto, duemila nuovi posti complessivi nell’area. Il Ministero delle imprese ha destinato un nuovo contributo al progetto, denaro che si aggiunge alle agevolazioni già concesse a luglio 2023, che segnalano l’importanza del piano anche per il governo.

L’impianto sarà uno dei poli strategici della riconversione ecologica nel settore dell’energia e l’idrogeno è uno degli elementi su cui poggia la strategia italiana. Controllata al 53,3% dall’omonima famiglia e al 21,6% da Snam tramite Asset Company 10, De Nora opera nel settore dell’elettrochimica e delle tecnologie sostenibili. La posa della prima pietra risale a giugno, alla cerimonia c’erano anche il presidente della Regione Attilio Fontana e in collegamento il ministro Adolfo Urso. Un altro segno dell’importanza dello stabilimento sul Naviglio, pronto con l’inaugurazione a diventare una delle capitali lombarde della transizione ecologica.

Nell’hub di via Miglioli si farà l’elettrolisi dell’acqua, passaggio essenziale per ottenere il propellente che non inquina, e si produrranno anche le componenti per celle a combustibile usate nell’energia senza emissioni di Co2. Il polo rientra nel piano europeo Ipcei Hy2Tech, che sostiene tutti i segmenti della catena dell’idrogeno: tra le 35 imprese che hanno ricevuto sostegno pubblico, una delle sei italiane è proprio De Nora. Il Pnrr ha inserito l’iniziativa in un programma più generale di modernizzazione del Paese e il governo, sostenendo l’intervento, aggiorna “le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile, ambiente e clima”.

Temi sui quali investe anche il territorio. Non a caso, infatti, l’importante marchio dell’hi-tech ha scelto il salotto dell’hinterland come primo nodo di una rete nazionale che traghetterà il Nord e il Sud nella decarbonizzazione.