L’intelligenza artificiale spiegata da Casaleggio jr. “Inutile fare battaglie di retroguardia”

Il figlio del fondatore del M5S è intervenuto a Milano, al festival dedicato alla tecnologia: “Bisogna dotarsi di una nuova strategia di sopravvivenza”

Davide Casaleggio

Davide Casaleggio

Milano – Niente politica, niente movimenti, almeno per ora. Davide Casaleggio è tornato sulla scena e ha parlato soltanto di temi alti, del futuro del lavoro e dell’umanità, dei nuovi scenari generati dallo sviluppo sempre più impetuoso dell’intelligenza artificiale (AI). L’occasione è stata l’intervento che Casaleggio ha tenuto ieri in occasione dell’AI Festival, un evento in programma il 14 e 15 febbraio al centro congressi MiCo di Milano, tutto dedicato alle tecnologie che sono alla base del funzionamento dei robot e dei dispositivi automatizzati dell’industria, ma che oggi stanno sostituendo progressivamente anche il lavoro intellettuale dell’uomo.

Parlando di intelligenza artificiale, il proprietario della Casaleggio Associati, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, ha invitato a "non fare battaglie di retroguardia", anche di fronte agli effetti dirompenti di questa tecnologia, capace di mettere a rischio ben 300 milioni posti di lavoro in tutto il mondo. "Oggi assistiamo a molti scioperi", ha detto Caseleggio, "come quelli che negli Stati Uniti hanno visto i lavoratori creativi, autori, sceneggiatori o scrittori, protestare contro il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore dello spettacolo e dell’intrattenimento".

Peccato, però, ha detto ancora Casaleggio, che "questi scioperi ricordino quelli dei minatori alla fine del secolo scorso, contro il passaggio dal carbone al gas". Quali benefici hanno avuto questi scioperi per gli stessi lavoratori? Quasi nessuno, se non di spostare di appena un paio di anni la diffusione di una innovazione ormai dirompente. Ecco, di fronte all’avvento delle nuove tecnologie contemporanee, per Casaleggio bisogna evitare di fare come i minatori del secolo scorso e dotarsi piuttosto di una nuova strategia di sopravvivenza all’intelligenza artificiale: creare nuovi modelli di business, investire in ricerca almeno il 4% del pil e redistribuire la crescita della produttività del lavoro, che oggi va invece a soltanto vantaggio di grandi corporation.

Non ha dunque parlato direttamente di politica, Casaleggio, ma nel suo intervento c’erano senza dubbio moltissimi temi di cui la politica dovrà occuparsi nei prossimi anni. Chissà se potranno essere una piattaforma di un nuovo movimento, dopo che nel 2021 lo stesso Casaleggio ha lasciato l’M5S. Non a caso, pochi giorni fa il Foglio ha ipotizzato una sua nuova "discesa in campo" assieme a un altro ex grillino, Alessandro Di Battista, e alla ex sindaca di Roma, Virginia Raggi. Intanto, un altro attivista politico è stato protagonista ieri all’AI Festival. Il grande scacchista Garry Kasparov, fiero avversario di Putin, ha tenuto un breve intervento a distanza, collegato via internet, in cui ha sottolineato la centralità dell’agire umano anche nell’era dell’intelligenza artificiale. "Le macchine non sono mai nostre nemiche", ha detto, "il problema è quando vengono usate da dittatori o terroristi".

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