REDAZIONE MILANO

Coima, avanti con lo sbarco in Borsa: il papà di Porta Nuova punta alla Siiq

Manfredi Catella presenta oggi all’Italia l’offerta per la quotazione dell’immobiliare che in pancia le filiali di Deutsche Bank e il Vodafone Village di LUCA ZORLONI

L'area di Porta Nuova a Milano

Milano, 23 marzo 2016 - Se non ci saranno colpi di scena, ai primi di aprile Coima Res, l’immobiliare fondata l’anno scorso da Coima srl e Coima sgr, entrambe riconducibili alla famiglia Catella, e da Qatar Holding, sbarcherà in Borsa. Il gruppo ha proprio l’obiettivo di arrivare in Piazza Affari sotto forma di società di investimento immobiliare quotata (Siiq) e gestire un patrimonio di uffici in affitto. Il fondatore e l’amministratore delegato di Coima Res, Manfredi Catella, descrive oggi la scelta come «doverosa se vogliamo che in un contesto economico caratterizzato da equilibri delicati e da fragilità strutturale, il settore privato dia dei contributi, prendendo anche qualche rischio, affinché l'economia reale riporti un suo peso nella situazione generale». Da settimana scorsa, dopo la decisione di procedere con l’offerta iniziale pubblica di acquisto, i manager di Coima Res stanno incontrando investitori in tutto il mondo: giovedì scorso New York, venerdì Boston, poi Londra, oggi l’Italia, poi Amsterdam e Toronto.

L’offerta si articola in 30 milioni di azioni ordinarie, di cui tre milioni rivolte al pubblico indistinto e 27 milioni agli investitori istituzionali. Il prezzo è di 10 euro ad azione ed è prevista un’opzione greenshoe, ossia di un aumento dell’offerta dell’emittente, per altri tre milioni di azioni. La scadenza è fissata per il prossimo primo aprile e si prevede che Coima Res debutti in Borsa il 5 aprile. La creatura di Catella, il papà dei grattacieli di Porta Nuova a Milano, si presenta con un portafoglio iniziale di 96 filiali di Deutsche Bank, conferite da Qatar Holding, a cui è stato riservato un aumento di capitale per un ammontare di 144,5 milioni di euro attraverso l'emissione di 14,45 milioni di azioni, più il Vodafone Village, valutato 200 milioni di euro. I contratti di locazione durano undici anni e non prevedono clausole di recesso anticipato. Sul fronte degli investimenti futuri, si lavora su due fronti: il primo è un piano a breve termine, da finalizzare in 6-8 mesi. Coima sta costruendo l’offerta muovendosi «in un perimetro di un miliardo di euro circa – valuta Catella – anche se l’obiettivo è di investire da 300 e 500 milioni di euro». Il secondo fronte invece riguarda un programma «più ampio, a lungo termine, tra 12 e 18 mesi».

di LUCA ZORLONI