Le banche fanno guadagni record ma chiudono le filiali: “I quartieri restano senza servizi”

In cinque anni persi 298 sportelli, due sedi ogni dieci. E i tagli non risparmiano il personale. La virata verso l’home banking esclude la popolazione più anziana

Da anni le banche stanno arretrando sul territorio

Da anni le banche stanno arretrando sul territorio

Sportelli bancari che chiudono uno dopo l’altro e quartieri di Milano che restano senza servizi. Un’odissea, anche per le operazioni più semplici, per chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie e resta tagliato fuori dalla rivoluzione dell’home banking. I numeri contenuti in un dossier della Uilca, il sindacato Uil del settore credito e assicurazioni, fotografano l’entità dei tagli e le ripercussioni sui cittadini.

A Milano, dal 2018 al 2022, sono stati chiusi 298 sportelli, il 20,9% del totale, con una situazione critica soprattutto in periferia. Un trend di chiusure, nella capitale italiana della finanza, superiore alla media lombarda e nazionale. In Lombardia, infatti, negli ultimi cinque anni, sono stati chiusi 916 sportelli, pari al 18,3%, passando da 5.010 nel 2018 a 4.094 nel 2022.

In Italia, invece, il calo è pari al 17,4%. Crolla, intanto, anche il numero di lavoratori nel settore. In Lombardia i dipendenti delle banche sono calati del 13,1%, passando da 69.972 nel 2018 a 60.809 l’anno scorso. Alla fine del 2022 sono 582.607 gli abitanti della regione senza accesso allo sportello bancario, quindi costretti a trasferte in auto o con i mezzi per accedere alle operazioni.

Anziani esclusi e rischi di truffa

Una situazione che colpisce in particolare la popolazione più anziana, che non ha la possibilità di muoversi in autonomia, ma anche lombardi di ogni fascia d’età tagliati fuori dalla svolta digitale. Vittime di una strategia degli istituti di credito che, pur continuando a macinare utili miliardari, puntano al risparmio tagliando i costi di gestione delle filiali con il relativo personale.

La spinta verso l’home banking ha anche un’altra criticità: la necessità di proteggere i clienti da truffe e sottrazioni di dati riservati, in costante aumento, rende infatti le procedure di accesso sempre più macchinose. Così vengono meno punti di riferimento nei quartieri, per i piccoli imprenditori che hanno bisogno di un rapporto diretto con la banca. Un effetto anche di acquisizioni e fusioni avvenute negli ultimi anni nel risiko delle banche, seguite da tagli e chiusure.

Desertificazione bancaria

La Uilca sta portando avanti la campagna "Chiusure filiali? No grazie" contro la "desertificazione bancaria" che ha fatto tappa in Lombardia a partire da Travacò Siccomario (Pavia), uno dei Comuni lombardi rimasti senza sportelli. "Abbiamo chiesto all’istituto di lasciare funzionante almeno un bancomat – ha spiegato Domizia Clensi, sindaca di Travacò, intervistata dalla web tv della Uil Lombardia – ma ci hanno risposto che per loro era troppo costoso".

Oggi la giornata conclusiva della campagna a a Milano, con appuntamento dalle 10.30: prevista la partecipazione del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del segretario generale Lombardo della Uil Enrico Vizza, della segretaria generale Uilca Lombardia Lucia Peveri e di Fulvio Furlan, segretario generale Uilca.

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