Lazza in concerto con i detenuti del carcere di Bollate: l’iniziativa insieme a Jack the Smoker, Nitro e Damianito

Nel cortile della casa di reclusione i ragazzi hanno potuto presentare i loro inediti sotto gli occhi attenti dei quattro rapper, che si sono a loro volta esibiti a chiusura dell’evento

I detenuti del carcere di Bollate insieme a Lazza (al centro)

I detenuti del carcere di Bollate insieme a Lazza (al centro)

Bollate (Milano), 14 maggio 2024 – L’ultimo concerto di Lazza, Jack the Smoker, Nitro e Damianito si è svolto in una cornice insolita, quella del carcere di Bollate, dove insieme a loro sono saliti sul palco anche i giovani detenuti della casa di reclusione: ciò che è andato in scena mercoledì 8 maggio è stato un sogno ad occhi aperti per i ragazzi che hanno potuto presentare alcune canzoni sotto gli occhi di una giuria d’eccezione, i loro beniamini.

Niente cellulari a riprendere, solo la musica ad unirli in un evento unico e indimenticabile, non solo per i detenuti ma per gli stessi rapper che, in chiusura, si sono esibiti sulle note dei loro brani più famosi per la felicità dei fan presenti.

L’iniziativa che promuove la musica come riscatto sociale

L’iniziativa, in collaborazione con il carcere di Bollate, è stata organizzata e finanziata da E Ventures, Me Next, con l'aiuto della società di produzione Next Show, supportata da Neverest, e la Cooperativa Articolo 3, che promuove il genere rap come forma creativa di espressione di sé e di riscatto sociale.

I detenuti hanno avuto lo spazio di presentare un loro lavoro, curato e a cui hanno dedicato tempo ed energie e che utilizzano come stimolo e passatempo nelle lunghe giornate dietro le sbarre: in apertura e chiusura infatti, alcuni ragazzi hanno portato per la prima volta sul palco gli inediti incisi durante l’anno nello studio di registrazione di Bollate.

Uno studio realizzato dalla stessa Cooperativa Articolo 3, in collaborazione con Rude Records, che ha voluto fornire ai detenuti gli strumenti per approfondire le loro passioni: i due partner hanno organizzato un laboratorio lungo un anno, tenuto dal team dell'etichetta discografica, che ha permesso alle persone detenute di allargare la loro visione sulla musica e approfondire le dinamiche dell'ecosistema musicale.

Il live è stato un tassello di un percorso che, al di là, della soddisfazione personale  è stato anche un modo per misurarsi su un palco, di fronte a un pubblico e ad approcciarsi concretamente alla musica.

Le parole di Lazza

Anche Lazza stesso ha commentato sui social l’esperienza: “Suonare dentro il carcere di Bollate è un’esperienza che ti segna. È stato incredibile esibirsi senza neanche un telefono che filmava. Grazie a chi ha reso questo possibile”, ha scritto il rapper milanese. 

Le parole del direttore del carcere

Ringrazio Lazza, Jack The Smoker, Nitro, Damianito e tutti i partner per la splendida iniziativa che hanno organizzato - ha commentato Giorgio Leggieri, direttore del carcere di Bollate – si è trattato di un importante momento di condivisione che ha permesso ai detenuti di vivere due ore di musica con spensieratezza ed entusiasmo”. “È stato un momento simbolico – ha concluso leggieri – fortemente evocativo del modello detentivo di integrazione con il territorio e con i suoi protagonisti che l’istituto di Bollate persegue da sempre”.