ANNAMARIA LAZZARI
Cultura e Spettacoli

Kihlgren, premiato il romanzo “Febbre”: la voglia di vita di Jonathan Bazzi

Nel romanzo l’infanzia a Rozzano, l’Hiv, la forza di reagire a malattia e pregiudizi. La premiazione si è svolta da remoto: "Sono onoratissimo"

Jonathan Bazzi

Milano, 13 novembre 2020 - Un altro "colpo" messo a segno da Jonathan Bazzi. Il pluripremiato “Febbre” (Fandango) si aggiudica anche il Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima - Città di Milano, giunto alla 21esima edizione. Il romanzo autobiografico di Bazzi, che racconta l’infanzia difficile a Rozzano, la scoperta dell’Hiv ma anche la necessità di reagire contro malattia e pregiudizi, ha fatto molto "rumore" in questi mesi, anche per la sua partecipazione come finalista allo Strega. Adil Bellafquih, con la storia cyberpunk “Nel grande vuoto” (Mondadori) è arrivato al secondo posto. Terza classificata è Loreta Minutilli che in “Elena di Sparta” (Baldini+Castoldi) rivisita il mito.

La cerimonia di premiazione del Kihlgren, prevista in primavera ma posticipata a causa della pandemia, si è svolta ieri pomeriggio da remoto all’interno del programma di BookCity, con la conduzione dell’attrice Augusta Gori. "Sono onoratissimo di questo riconoscimento e sono felice di avere incontrato i ragazzi al centro di aggregazione Barrio’s. Sono sempre contento quando ho modo di parlare ai giovani del mio libro ma questa volta l’ho fatto a Milano sud che è un po’ zona “mia”, essendo nato a Rozzano e avendo frequentato anche la Barona. Da quando mi sono trasferito altrove, il legame con le zone in cui sono cresciuto si è accentuato", ha detto Bazzi, anche vincitore del premio Bagutta Opera Prima e del Farheneit. La particolarità del Kihlgren è quella di coinvolgere i giurati delle scuole e i giovani lettori del Barrio’s che incontrano gli autori e formulano un giudizio sui libri in concorso assieme alla Giuria d’Onore.

"L’obiettivo fondamentale di appassionare i giovani alla lettura è stato raggiunto dal Premio con soddisfazione. In questi ventun anni di vita alcune migliaia di studenti e gruppi di giovani frequentatori del Barrio’s hanno letto in qualità di giurati e approfondito le opere selezionate per la premiazione. Hanno inoltre espresso il proprio senso critico così importante in un periodo di tendenza all’omologazione", ha commentato Rosella Milesi Saraval, presidente dell’associazione Amici di Edoardo Onlus che ha ideato l’iniziativa in ricordo del figlio scomparso. Negli anni il "metodo" del Kihlgren ha avuto il merito di scovare autentici talenti come Antonio Scurati, Marco Missiroli, Roberto Saviano, Silvia Avallone, solo per fare qualche nome. Sébastien Spitzer, con “I sogni calpestati” (Ponte alle Grazie) è il vincitore della 12esima edizione del Premio speciale del Kihlgren - Crédit Agricole Italia per una Letteratura Europea, dedicato alle prime opere straniere, mentre va a Lorenzo Piccione con “Il libro dei vulcani d’Islanda” (Iperborea) la prima edizione del premio in memoria di Vincenzo Malvasi.