ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Cinisello: lo Zen rinasce nel nome di Federico

A un anno dalla scomparsa del barista 34enne, il coetaneo milanese Matteo Ortu ne raccoglie l’eredità

Matteo Ortu nel bar da poco riaperto

Cinisello Balsamo (Milano) - Era il 28 marzo dello scorso anno quando, nel pieno dell’emergenza Covid che stava sconvolgendo l’Italia, a Cinisello si era diffusa la notizia della morte di Federico Castellin, 34 anni, che soltanto un anno prima aveva preso le redini dello storico Bar Zen di piazza Gramsci, convinto di poterlo riportare all’antico splendore. Proprio in questi giorni, un anno dopo, il suo sogno riprende vita nelle mani di Mattia Ortu, barman milanese, 34 anni, che in piena zona rossa ha accettato la sfida di riaprire il bar Zen con l’obiettivo di farla tornare a essere la caffetteria e cremeria più esclusiva di Cinisello Balsamo. Milanese di origine e bressese di residenza, Mattia è l’erede di una famiglia di grandi ristoratori milanesi. Se è vero che il Covid ha travolto molte vite, quelle che si sono incrociate al Bar Zen ne sono un esempio.

«Prima del Covid lavoravo come barman in un grande locale di Milano, ma sognavo già di poter avere un’attività tutta mia – racconta Mattia –. In questo anno il Covid mi ha portato via mio padre, grande ristoratore milanese, allo stesso modo ha portato via Federico, che non ho mai conosciuto. Poi, nei mesi scorsi ho incontrato la moglie di Federico, che ha creduto nel mio progetto è mi ha affidato quella che era stata l’attività del marito. Ora sono qui a coltivare un sogno: trasformare il bar Zen nel Gran Caffé. Appena l’ho visto ho capito che è il luogo giusto per essere una caffetteria e cioccolateria. Uno di quei luoghi nei quali accogliere le persone per farle incontrare in modo rilassato e vivere momenti in armonia. Ne abbiamo tanto bisogno".

Mattia non ha perso tempo. A metà marzo, mentre la Lombardia ripiombava in zona rossa, ha risollevato la saracinesca del suo nuovo locale e, tenendo la porta sempre aperta, ha cominciato ad accogliere tutte le persone che passavano da quell’angolo appartato di piazza Gramsci, dove da quasi 50 anni esiste il bar Zen. Mattia sembra avere una capacità innata di accogliere i suoi nuovi clienti. Per ognuno un saluto speciale, una battuta o semplicemente un sorriso. E poi i cappuccini decorati per le signore "anche se per ora sono costretto a servirli nelle tazzine di carta – spiega –. Da alcuni anni vivo a Bresso con la mia famiglia, ma quando sono arrivato a Cinisello ho trovato una comunità bella e solare. Sono stato accolto dal sindaco e da decine di persone che, appena hanno visto aperto, hanno messo dentro la testa per un saluto. Vorrei offrire a tutti la mia professionalità e la mia passione per un locale che possa diventare un punto di riferimento dalle colazioni del mattino agli aperitivi del tardo pomeriggio".