Virus sinciziale, via alla campagna vaccinale in Lombardia. Ma la delibera provoca tensioni in Giunta

Delibera da 15 milioni di euro Approvata da Lega e Forza Italia, ma contestata da Fratelli d’Italia

Milano – Una delibera sulla prevenzione del virus respiratorio sinciziale Rsv da 15 milioni di euro, che consentirà di vaccinare i bambini da 0 a 1 anno, innesca tensioni nella giunta della Regione Lombardia. Il documento è stato infatti approvato con i voti di Lega, Forza Italia e Lombardia Ideale, ma non con quelli di Fratelli d’Italia, contraria per motivi di metodo e di carattere economico. In particolare, sul rischio che i quasi 15 milioni non siano coperti dai Lea e che quindi il costo ricada sulle casse della Regione. Dubbi a cui però il governatore Attilio Fontana avrebbe risposto spiegando di aver avuto garanzie dal Governo sulla copertura dell’investimento.

Virus sinciziale. Tensioni nella Giunta
Una delibera da 15 milioni di euro per vaccinare i bambini contro il virus Rsv scatena tensioni nella giunta lombarda. Approvata da Lega e Forza Italia, ma contestata da Fratelli d’Italia per dubbi economici. Fontana assicura copertura. Opposizione critica la gestione della salute regionale.

In particolare il capodelegazione in giunta di FdI Romano La Russa avrebbe contestato la delibera dell’assessore Guido Bertolaso. L’assessore al Welfare avrebbe, però, a sua volta sottolineato che a giugno, quando aveva presentato ai colleghi di giunta l’intenzione di portare avanti la delibera, aveva ottenuto anche il sostegno di FdI che ieri non ha invece votato il provvedimento.

Cos'è il virus sincinziale
Cos'è il virus sincinziale

"Grazie al voto determinante di Forza Italia, da novembre in Lombardia sarà finalmente disponibile gratuitamente il vaccino per virus respiratorio sinciziale, responsabile della bronchiolite nei bambini", sottolinea il coordinatore lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte. E l’opposizione coglie l’occasione per andare all’attacco: "In Regione comanda una coalizione di dilettanti allo sbaraglio – spiega Pierfrancesco Majorino (Pd) – che si fa la guerra mentre la salute dei lombardi è sempre più messa a rischio da forze politiche impegnate esclusivamente a salvaguardare gli interessi di alcuni gruppo della sanità privata".