GIULIA BONEZZI
Cronaca

Lotta al virus sinciziale, la Regione ai genitori: "Offriremo il vaccino"

L e regole 2024 per il Welfare lombardo. Screening per il tumore al polmone. Bandi Areu anche per infermieri. E 257 posti diurni di neuropsichiatria infantile

Il virus respiratorio sinciziale è responsabile delle bronchioliti che anche quest’inverno hanno portato molti bambini piccoli in ospedale

Il virus respiratorio sinciziale è responsabile delle bronchioliti che anche quest’inverno hanno portato molti bambini piccoli in ospedale

Milano, 1 febbraio 2024 – Il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale o Rsv, responsabile delle bronchioliti che anche quest’inverno hanno portato molti bambini piccoli in ospedale, offerto dalla Regione.

E anche un primo screening per il tumore del polmone.

Venti milioni di euro per aprire 257 nuovi posti nei centri diurni di Npia, Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, fronte territoriale sempre sguarnito per un problema esploso negli ultimi anni (e altri 60 per Rsa aperte, villaggi Alzheimer e comunità per minori). E poi l’entrata in esercizio, entro la metà dell’anno, del Cup unico per prenotare tutti gli appuntamenti per visite ed esami col servizio sanitario nazionale, che debutterà con otto Asst e l’obiettivo di imbarcare tutti gli ospedali (anche privati accreditati) entro il 2026. Ancora, nuovi bandi centralizzati Areu, dopo il successo del primo per i medici d’emergenza-urgenza, rivolti ora a infermieri da ingaggiare come liberi professionisti per chiudere i buchi lasciati dalle coop di gettonisti bandite dagli ospedali pubblici.

Sono i punti salienti della delibera sugli "indirizzi di programmazione 2024" approvata ieri dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso (coi colleghi Marco Alparone al Bilancio, Alessandro Fermi alla Ricerca ed Elena Lucchini alla Disabilità).

Un documento di centinaia di pagine che contiene le ex "regole di sistema", e definisce in sostanza come saranno spesi oltre 21 miliardi e mezzo con cui la Regione deve garantire la sanità e un pezzo di sociosanitario ai lombardi nel 2024.

Le "regole" includono provvedimenti già annunciati o avviati, come la riforma dei pronto soccorso che punta a ridurre i tempi di "boarding" (ricovero) e a creare ambulatori separati per i pazienti meno urgenti, la ridefinizione delle "reti" regionali nell’area trasfusionale e dei trapianti, la lotta alle liste d’attesa, lavorando sulle procedure come la prenotazione diretta degli appuntamenti per i pazienti cronici da parte della struttura che li cura, sull’ottimizzazione dell’uso delle grandi apparecchiature e sulla carenza di personale, anche semplificando il riconoscimento di titoli conseguiti all’estero "attraverso accordi internazionali e in sinergia con le università", spiegano dalla Regione.

Ci sono poi 24 milioni destinati ad assumere personale, nelle Ats e nelle Asst, dedicato alla prevenzione. Area nella quale si prevede di attivare programmi di screening per i tumori della prostata e dei polmoni, e d’inserire nell’offerta il nuovo vaccino contro il virus sinciziale, autorizzato dall’agenzia europea del farmaco Ema l’anno scorso.