Milano, 10 agosto 2025 – Corso Buenos Aires si è trasformato in una coloratissima sfilata di balli e colori per la festa celebrazione della Virgen de Urkupina, una delle ricorrenze religiose più sentite in Bolivia.

Per l’occasione la via, chiusa al traffico, ha ospitato un corteo che ha animato la città per oltre due ore, con centinaia di figuranti in costumi tradizionali e maschere variopinte che hanno sfilato e danzato al ritmo di musiche folkloristiche, catturando l’attenzione di residenti e turisti. L’evento, organizzato dalle associazioni boliviane con il patrocinio del Consolato della Bolivia e del Comune di Milano, anticipa di qualche giorno la festa ufficiale di ferragosto, quando in patria i boliviani celebrano la Virgen de Urkupina.
La “signora della collina”

Il corteo, partito da via Palestrina e diretto a Porta Venezia, ha trasformato la principale arteria commerciale in un mosaico di colori, suoni e tradizioni, offrendo uno spettacolo che ha unito cultura e devozione. La celebrazione è legata alla tradizione di Quillacollo, vicino a Cochabamba, dove ogni 15 agosto si svolge un grande pellegrinaggio verso il santuario costruito sulla collina del luogo dell’apparizione. Urkupina, in lingua quechua, significa “signora della collina” e richiama il punto in cui, secondo la leggenda, una giovane pastorella vide una “Donna celeste”.
La leggenda della Vergine di Urkupina

La Madonna le chiese di raccogliere alcune pietre; una volta a casa, queste si trasformarono in argento. Da allora la collina è diventata meta di pellegrini che vi portano candele, fiori e offerte, mentre gli uomini raccolgono pietre e la festa si anima di danze e musiche con migliaia di ballerini in maschera.
La Madonna dell’Integrazione

Considerata la Madonna dell’integrazione, la Virgen de Urkupina è dunque simbolo di unità nazionale in Bolivia e punto di riferimento spirituale per le comunità boliviane nel mondo. Anche a Milano, come in altre città italiane, la festa diventa occasione per rinsaldare i legami comunitari e condividere con la cittadinanza un patrimonio culturale che unisce fede, folklore e identità.