Milano, 29 novembre 2024 – Abusava delle pazienti con il pretesto di doverle visitare in maniera più approfondita per riuscire così a diagnosticare anche le patologie più gravi, questo almeno, era quello che raccontava lui alle donne che prendevano appuntamento nel suo studio in zona Buonarroti.
Un palpeggiamento molto, troppo spinto però, che ha allarmato una paziente, comportamento aggravato dalla beffa delle dichiarazioni. Il comportamento del medico ha rappresentato gli estremi del reato di violenza sessuale. Così con questa accusa è finito in manette Rocco G. noto ginecologo di 73 anni, in servizio, almeno fino allo scorso anno, e poi andato in pensione.
Oltre il limite
A smascherare la violenza truccata da visita medica e il grave escamotage che metteva in atto il medico è stata una sua paziente trentenne che si era rivolta al centro medico Buonarroti per una visita urgente.
La donna comprende subito che c’è qualcosa nell’atteggiamento dell’ultrasettantenne medico che va oltre la normale visita. Muove subito le contestazioni al ginecologo, che si mostra sorpreso della reazione, ma la donna non si limita alle parole, decide di denunciare il medico.
La visita in Mangiagalli
La vittima, tra l’altro, si reca subito alla Mangiagalli, al servizio violenze sessuali, per avere la visite e i referti e sporge immediatamente querela.
Qui viene accertato che non aveva alcuna patologia e cristallizzato così il comportamento violento dell’uomo con la finta “manovra“ ginecologica
Dopo un lungo iter giudiziario, i fatti risalgono infatti al 2019, e sebbene l’imputato abbia scelto il rito abbreviato, la gup Lorenza Pasquinelli condanna il medico alla pena di quattro anni di reclusione (già operata la riduzione per la scelta del rito abbreviato): quindi la base di partenza erano sei anni.
Non sono state concesse le aggravanti. È stata fissata una somma di 15mila euro di provvisionale a favore della parte civile che si è costituita. A partire dal 2019 la denuncia è giunta da una sola paziente del medico, ma il sospetto degli investigatori è che ci siano altri casi.