Via Gola, vigili del fuoco accerchiati e aggrediti: nove indagati / FOTO e VIDEO

Si tratta di 'teppisti', non avrebbero legami con ambienti antagonisti o politico-eversivi

La Polizia in via Gola

La Polizia in via Gola

Milano, 16 gennaio 2020 - Sono sette le perquisizioni domiciliari effettuate, questa mattina, dalla Polizia nell'ambito dell incendio doloso appiccato lo scorso Capodanno in via Gola, a Milano, durante il quale i vigili del fuoco intervenuti vennero intimiditi e ostacolati. Gli indagati, al momento, sono nove, mentre le persone identificate dalla questura, tutti frequentatori della zona, sono state 10.

La Squadra mobile ha proceduto alle perquisizioni nei confronti di quattro adulti e tre minorenni. Si tratta di C.G., un brasiliano irregolare di 21 anni, con precedenti per furto e ricettazione, G.R., S.A. e S.B., rispettivamente di 23, 22 e 21 anni, di origine nordafricana e di cittadinanza italiana, e di tre 17enni, un italiano, un marocchino e un albanese, questi ultimi con un piccolo precedente per detenzione di hashish. Le abitazioni perquisite si trovano in via Pichi (3), via Gola (1), via Ascanio Sforza (1), via Ripamonti (1) e via Martiri di Cefalonia (1). Quella in via Gola e due di quelle in via Pichi erano occupate abusivamente. Due dei tre minorenni appartengono alla band 'latinos' che suonava alla festa poi degenerata nell'incendio.

Le accuse, a vario titolo, sono di incendio doloso, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e furto aggravato (per l'episodio delle chiavi di accensione del mezzo dei pompieri rubate). Nel corso dell'intervento la Polizia ha trovato anche tre scacciacani (due in casa del brasiliano e una a un minorenne) e altri telefonini su cui si trovavano video della serata, che ora saranno vagliati dagli investigatori.

Da parte della Procura milanese e degli investigatori, stando a quanto chiarito, con il blitz di oggi si è voluto dare una "risposta immediata a gesti inaccettabili e intollerabili" come, appunto, l'aggressione ai vigili del fuoco intervenuti per spegnere un incendio.  Gli indagati non avrebbero legami con ambienti antagonisti o politico-eversivi. Si tratterebbe dunque di 'teppisti'.

 

L'aggressione di Capodanno

Come due anni fa . Come tre anni fa. Ancora una volta, i vigili del fuoco, chiamati a spegnere un incendio nella notte tra il 31 dicembre e l'1 gennaio, sono stati accerchiati e aggrediti mentre stavano svolgendo il loro lavoro. Al centralino dei pompieri erano arrivate diverse chiamate di residenti della zona che segnalavano il rogo di mobili, cartacce e immondizia al centro dell’incrocio; in alcuni video comparsi sui social si vedono decine di persone che appiccano le fiamme e poi urlano in gruppo. "Ci hanno accerchiati , ci hanno tirato addosso bottiglie", il racconto dei vigili del fuoco arrivati sul posto per spegnere l’incendio. A un certo punto, nella confusione, un ragazzo è riuscito persino a salire a bordo dell’autopompa per sfilare le chiavi dal cruscotto; alcuni pompieri si sono accorti dell’accaduto e hanno provato a inseguire il balordo, che però è riuscito a scappare. Pochi minuti dopo, sono state inviate sul posto tre Volanti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, e solo con la presenza degli agenti in strada i vigili del fuoco sono riusciti a completare in sicurezza le operazioni di spegnimento. 

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