FEDERICA ZANIBONI
Cronaca

Vende case all’insaputa dei proprietari. In cella custode del condominio di lusso

Box e alloggi a prezzi stracciati: incassava l’anticipo e truffava i “clienti“ fingendosi anche avvocato

Casa della Fontana, in viale Vittorio Veneto 24, in zona Porta Venezia a Milano

Casa della Fontana, in viale Vittorio Veneto 24, in zona Porta Venezia a Milano

Era la persona più fidata del palazzo: conosciuto, stimato e sempre a disposizione di tutti. Ma dietro alla maschera del custode impeccabile si nascondeva un truffatore. Mario Frigerio, portinaio 60enne di Casa della Fontana, in viale Vittorio Veneto 24, in zona Porta Venezia, è finito in carcere per avere tentato di vendere immobili all’insaputa dei proprietari. Avrebbe proposto ripetutamente il box di una donna domiciliata all’estero e l’appartamento del Ceo di una nota maison dei moda.

Quest’ultimo, tanta era la fiducia riposta nel custode, gli aveva infatti lasciato una copia delle chiavi da usare in caso di emergenza. Invece il custode se ne serviva per mostrare ai potenziali acquirenti l’abitazione del manager, dunque totalmente estraneo al raggiro e vittima di violazione di domicilio. Il custode infedele stabiliva un prezzo ben al di sotto del valore di mercato, si presentava alle vittime come intermediario autorizzato a gestire la compravendita. Mostrava loro una falsa “perizia giurata” e, dopo aver fatto visitare la casa, si faceva versare un anticipo da chi era interessato ad acquistarla. Di solito, sui 10mila euro. Secondo quanto emerso dalle indagini svolte dalla polizia del Commissariato Venezia Garibaldi, le vittime della truffa sono 14, tutte – eccetto una – già residenti nel palazzo.

Sì, perché la forza del portinaio, assunto nello stabile da 10 anni, consisteva nella stima che avevano di lui le persone che raggirava, le quali si fidavano ciecamente nonostante i prezzi fossero irrealistici. Una volta che riceveva i bonifici, cominciava a temporeggiare, inventando scuse varie come un improvviso cambio della serratura, nel caso qualcuno volesse rivedere la casa. I soldi guadagnati dagli imbrogli – andati avanti per oltre un anno – li spendeva per la maggior parte nell’acquisto di beni di lusso, dei quali era amante.

Con l’unica vittima che non abitava già nel palazzo, si era inoltre costruito una seconda identità, interpretando un affermato avvocato milanese molto facoltoso. Sapeva che l’uomo preso di mira frequentava spesso un negozio di via della Spiga e per questo si faceva trovare spesso là, spendendo molti soldi in abiti firmati e offrendo cene e apertivi alle commesse. Quando la vittima ha cominciato a sospettare che qualcosa non andasse, ha chiesto al custode un appartamento nel suo falso studio legale che aveva detto essere proprio all’interno dello stesso palazzo in zona Porta Venezia. Accettando di incontrarlo, lo aveva fatto accomodare nella portineria con la scusa che lo studio era in ristrutturazione e non si poteva accedere.

Le indagini sono scaturite dalla denuncia del proprietario dell’appartamento che si era accorto che qualcuno stava tentando di vendere la casa a sua insaputa. A seguire, erano emerse le querele dei condomini truffati tra fine 2021 e febbraio 2023, quando il custode è stato cacciato. Come scrive il gip Guido Salvini nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, gli imbrogli sarebbero stati possibili "grazie all’aura di onestà e affidabilità" che circondava Frigerio.