GIUSEPPE NAVA
Cronaca

Vasca di laminazione. Appello dai tre Comuni: "Servono garanzie"

Vasca di laminazione del torrente Molgora, mozione unitaria per tre consigli comunali, da Bussero a Gorgonzola a Pessano con...

Vasca di laminazione del torrente Molgora, mozione unitaria per tre consigli comunali, da Bussero a Gorgonzola a Pessano con...

Vasca di laminazione del torrente Molgora, mozione unitaria per tre consigli comunali, da Bussero a Gorgonzola a Pessano con...

Vasca di laminazione del torrente Molgora, mozione unitaria per tre consigli comunali, da Bussero a Gorgonzola a Pessano con Bornago: "Pronti ad accogliere un’opera che darà sicurezza su area allargata: ma servono garanzie". Per la mozione, elaborata nelle scorse settimane "a più mani", gli ultimi ok unanimi sono arrivati l’altra sera, dai consigli comunali di Bussero, il comune su cui inciderà la parte maggiormente impattante dell’intervento, e di Gorgonzola. Qui è stato il presidente del consiglio Filippo Stucchi a tracciare un breve "excursus" su cuò che è già noto: la maxi vasca è già finanziata per 38 milioni di euro, sarà pronta per il 2029. Su richiesta dei comuni, l’iter di approvazione sarà accompagnato da un tavolo tecnico alla presenza di tutti gli attori interessati. Nel testo ai voti premesse e numeri, ma anche, e lunga, lista di criticità e istanze: cantieri, tempi, garanzie di trasparenza, indennizzi, future manutenzioni.

"Perché il sacrificio, in termini di territorio agricolo, è grande e doloroso". Qualche stralcio, dunque, della mozione. La premessa ovvia, i cambiamenti climatici e gli eventi estremi. "Per garantire la sicurezza delle aree urbanizzate lungo il bacino del torrente Molgora si è reso indispensabile pianificare la realizzazione di una vasca di contenimento. Che riveste un ruolo strategico per l’intera Lombardia: proteggerà infrastrutture commerciali, energetiche e di trasporto cruciali per l’economia regionale e nazionale, contribuendo alla sicurezza economica e sociale di centinaia di migliaia di cittadini lombardi". I numeri: 370 mila metri quadrati l’area, un invaso di oltre 770 mila metri cubi, il famoso terrapieno-collina alto 25 metri ai margini. Il messaggio chiaro dei sindaci e dei consiglieri comunali tutti: "Si garantisca un’opera sostenibile, efficace e duratura, che porti un vantaggio complessivo al territorio". L’imprimatur ai sindaci: quello di monitorare la copertura economica, operare per la riduzione massima di impatto, assicurarsi della pulizia di cantieri e appalti ("il movimento terra è sempre a rischio di infiltrazioni mafiose"). E non ultimo, di portare a casa compensazioni, mitigazioni e giusti indennizzi economici, per gli espropri e per il sacrificio del territorio.

Monica Autunno