BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vaprio, no al polo Lidl: "Come 31 campi da calcio". Già raccolte 700 firme

Comitati contro "un capannone alto 18 metri che porterà 150 camion al giorno". La richiesta a Città Metropolitana affinché "neghi il consenso all’insediamento"

Comitati contro "un capannone alto 18 metri che porterà 150 camion al giorno". La richiesta a Città Metropolitana affinché "neghi il consenso all’insediamento".

Comitati contro "un capannone alto 18 metri che porterà 150 camion al giorno". La richiesta a Città Metropolitana affinché "neghi il consenso all’insediamento".

Vaprio (MIlano) – In principio sono stati Legambiente Martesana e Vaprio in Movimento a mobilitarsi contro l’arrivo del magazzino merci di Lidl nel borgo, adesso è un Comitato di cittadini "senza partito". Un mese fa i "No logistica Vaprio" hanno lanciato la petizione sulla piattaforma online Change.org e in 4 settimane hanno raccolto più di 700 firme e ora cominciano anche i banchetti. Venerdì, il debutto, prima che scoppiasse il diluvio in un’oretta sono arrivate una cinquantina di adesioni. Al centro dell’iniziativa, il diniego "a un capannone alto 18 metri con un fronte strada di 230, a 150 camion avanti e indietro ogni giorno e a un consumo di suolo inaccettabile: 31 campi da calcio".

Numeri che hanno spinto la gente a scendere in campo. Un modo per chiedere con un certo peso a Città Metropolitana che "neghi il consenso all’insediamento"; all’ex provincia, a cui compete, è in itinere la valutazione di impatto ambientale che mancava, una lacuna evidenziata dal Tar e dal Consiglio di Stato che avevano accolto il ricorso degli ambientalisti e degli agricoltori evidenziando il difetto nella pratica.

I residenti hanno chiesto a tutti gli altri di schierarsi e di fatto anche all’Amministrazione che "non ha ancora espresso una posizione ufficiale in merito". A spingere la vecchia Giunta di centrodestra battuta alle elezioni dell’anno scorso verso il progetto erano stati i posti di lavoro ipotizzati dalla catena tedesca dei discount in città. Ma il Comitato sottolinea che "i numeri non sono mai stati sottoscritti da Lidl e che con l’avvento dell’automazione, dell’internet delle cose (IoT) e dell’intelligenza artificiale non sarebbero realistici".

"Non vogliamo che il nostro verde si trasformi in cemento - spiegano gli organizzatori - né soffrire per il rumore continuo del traffico e tanto meno respirare aria ancora peggiore. Le conseguenze ambientali e di vita legate a questo progetto saranno irreversibili". Argomentazione che di minuto in minuto fanno salire il consenso. "Dobbiamo opporci alla costruzione del polo logistico, solo così salveremo territorio e qualità della vita a Vaprio". Fra le critiche dal basso, c’è anche il fatto che "noi cittadini non sono mai stati interpellati nel merito". Non solo. "Secondo la normativa regionale, l’uso di strutture esistenti è preferibile alla costruzione che comporta spreco di verde. Il magazzino Lidl è in contrasto con la legge".