di Patrizia Tossi
Valentino Polar sta per chiudere i battenti, 43 famiglie rischiano di rimanere senza uno stipendio su cui contare. Trent’anni di esperienza nella pellicceria d’alta moda spazzati via da una decsione improvvisa, calata dall’alto sulla pelle dei lavoratori. È questo il motivo che ha spinto i lavoratori a incrociare le braccia e organizzare per ieri pometiggio un sit in di protesta davanti al sito produttivo di via Deledda. "L’azienda ci ha comunicato la chiusura con una mail, arrivata a fine giornata come una doccia ghiacciata", racconta Laura Ripoli, una dipendente del reparto produttivo. "Hanno scritto che la chiusura è stata decisa per motivi etici: cosa c’è di etico nel licenziare 43 persone in un periodo così difficile, senza nemmeno darci un’alternativa di ricollocamento in un altro stabilimento del gruppo". L’azienda aveva annunciato la nuova strategia in “chiave sostenibile” a un incontro sindacale, senza però entrare nel merito della trattativa. "Gli esuberi complessivi saranno oltre 200 - spiega Alessandra Greco, della Filctem Cgil - per un piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di diversi marchi del gruppo. Inizieranno con Valentino Polar, dove lavorano 43 persone, e hanno già annunciato la chiusura della linea Valentino RED entro il 2023, con già dichiarati 117 esuberi distribuiti su più siti italiani. Chiediamo l’apertura imminente della trattativa.