Vaccini in Lombardia: nuovi disagi per gli over 80

Alta tensione a Sondrio: intervengono i carabinieri m a l’81% di chi si è presentato è stato immunizzato

vaccini

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Milano, 8 aprile 2021 -  Ieri era il primo giorno in cui gli over 80 “dimenticati”, che cioè non avevano mai ricevuto una convocazione dopo aver aderito, dal 15 febbraio in poi, con il vecchio sistema affidato alla società della Regione Aria, potevano presentarsi senza appuntamento nel centro vaccinale più vicino per ricevere in overbooking la prima razione di antiCovid. E questo ha comportato alcuni disagi. A Sondrio, al Campus, ad esempio sono intervenuti i carabinieri perché un gruppo di persone che, per i disguidi dei giorni scorsi non si erano vaccinati, pretendevano di farlo pur non essendo in lizza. Però non c’erano le fiale per loro. Grida, brutte parole e altro ne sono susseguiti all’indirizzo dei sanitari. A Voghera invece, in provincia di Pavia, una cinquantina di over 80 ancora in attesa di essere immunizzati si sono presentati senza prenotazione ma loro attesa è risultata vana, perché a un certo punto mancavano le dosi. Così sono stati rimandati a casa. Nei centri vaccinali lombardi, ha fatto sapere in serata l’assessorato regionale al Welfare, si sono presentati spontaneamente in tutto 4.939 anziani, e 3.994 (l’81%) hanno avuto in giornata il vaccino; quanto agli altri, "in alcuni casi si è proceduto a fissare l’appuntamento tra domani (oggi, ndr) e l’11 aprile, mentre altri cittadini che non rispondevano ai criteri d’età sono stati invitati a prenotarsi tramite il portale di Poste".

Il nuovo sistema a prenotazione diretta ieri ha ufficialmente mandato in pensione il precedente e non rimpianto portale di Aria anche per gli ultraottantenni che non hanno mai aderito alla campagna vaccinale (a martedì sera erano 57.890), e che ora possono prendere direttamente un appuntamento scegliendo uno dei quattro metodi offerti da Poste: il sito (www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it), i Postamat (usando la tessera sanitaria), rivolgendosi ai portalettere o telefonando al call center (800 894 545). Lo stesso trattamento, insomma, riservato venerdì scorso ai 75-79 enni, che ieri alle 18.40 avevano prenotato in 292.711 (il 65% dei quasi 450mila lombardi nati tra il 1942 e il 1946), e inizieranno però a essere vaccinati da lunedì. La possibilità di presentarsi senza appuntamento, anche oggi, domani e domenica, è riservata agli over 80 che col vecchio sistema avevano aderito ma non avevano mai ricevuto una convocazione; ieri, in base alla ricognizione dell’assessorato al Welfare, l’hanno fatto in 887 in Brianza, in 220 nel Pavese, in 431 tra Como e Varese, in 62 tra Cremona e Mantova, in 670 nel Bresciano, in 875 nella Bergamasca e in 1.607 tra Milano e Lodi; tutti vaccinati, secondo le Asst, tranne quelli del Pavese per i quali è stato fissato entro domenica un appuntamento, e quelli dell’Ats Metropolitana, che l’hanno fatto per 474 persone. Gli ospedali di Milano e Lodi sono anche i soli ad ammettere di avere rifiutato il vaccino ad altre 321 persone "non idonee", ad esempio perché non hanno ancora compiuto ottant’anni.

Intanto, sulla scelta di dedicare il vaccino AstraZeneca ai soli ultrasessantenni, l’impatto sulla Lombardia non dovrebbe essere pesante nell’immediato, dato che il primo giro di siero anglo-svedese è alle battute finali per forze dell’ordine e sanitari di fase 1-Bis e martedì sera aveva raggiunto l’82% dei 222.234 lavoratori della scuola registrati negli elenchi; e dato che la prossima categoria a entrare in vaccinazione massiva col farmaco anglo-svedese saranno, da lunedì prossimo, i 75-79enni. Quantomeno, la scelta del ministro , non dovrebbe inficiare il rush finale delle prime dosi agli ultraottantenni nei centri vaccinali, carburato da una maxiconsegna di mezzo milione di dosi di Pfizer negli ultimi giorni.  

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