REDAZIONE MILANO

Undici fendenti contro il coinquilino. Aggressore in fuga, preso in Spagna

Raid il 3 aprile in un appartamento del Giambellino. Catturato ventinovenne

Raid il 3 aprile in un appartamento del Giambellino. Catturato ventinovenne

Raid il 3 aprile in un appartamento del Giambellino. Catturato ventinovenne

Subito dopo l’aggressione, l’uomo è sparito nel nulla, scappando subito oltre confine. Gli investigatori della polizia, però, non hanno mai smesso di cercarlo, riuscendo a localizzarlo dove si era nascosto: in Spagna. E proprio lì nei giorni scorsi il ventinovenne marocchino è stato arrestato dalle forze dell’ordine iberiche, che, su input dei colleghi milanesi, lo hanno portato in carcere: è accusato di aver tentato di uccidere un coinquilino connazionale di 37 anni lo scorso 3 aprile, colpendolo con un undici coltellate nell’appartamento che i due condividevano in zona Giambellino. Il ferito, che per fortuna si è ripreso, era stato travolto dalla furia assassina del ventinovenne e colpito alle braccia, alla testa e alle spalle. Il motivo? Gli accertamenti non lo hanno evidenziato con precisione al momento. Sta di fatto che gli agenti del commissariato Lorenteggio, guidati dal dirigente Paolo Catenaro, hanno immediatamente avviato le indagini, riuscendo a trovare rapidamente una serie di elementi che ha spinto al gip a emettere una settimana dopo i fatti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Convinti che il sospettato fosse all’estero, i poliziotti hanno internazionalizzato le ricerche, fino alla svolta del 15 luglio: il marocchino è finito in manette, in esecuzione del mandato di arresto europeo che pendeva sulla sua testa. Ora partiranno le procedure di estradizione per riportarlo in Italia.