
di Francesca Grillo
Ennesimo grave infortunio sul lavoro nel Sud Milano. La chiamata alla centrale operativa del 118 è arrivata pochi minuti dopo le 9.30 da viale Leonardo da Vinci: all’interno di una ditta, un uomo è rimasto con il braccio incastrato sotto una pressa, un macchinario per le lavorazioni dell’azienda Origoni Zanoletti. La ditta, storica realtà di Trezzano, si occupa da oltre cento anni della lavorazione di laminati, piani verniciati e zincati. Il braccio del 52enne, per circostanze ancora al vaglio delle forze dell’ordine, è finito sotto il pesante macchinario. Immediata la chiamata da parte dei colleghi al 118. In pochi minuti sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e la centrale di primo soccorso ha inviato un’ambulanza e un’automedica. Le condizioni sono apparse subito molto gravi. Presenti anche gli agenti della polizia locale che hanno messo in sicurezza l’area per consentire ai soccorritori di operare. Dopo aver cercato di stabilizzare l’uomo, il personale lo ha portato di corsa al pronto soccorso, affidandolo alle cure mediche dell’ospedale Humanitas di Rozzano. Dalle prime informazioni diffuse dall’Agenzia regionale emergenza e urgenza, pare che l’uomo abbia riportato gravi traumi multipli all’arto superiore, con parziale amputazione e fratture diffuse in seguito allo schiacciamento. L’operaio è stato portato in codice rosso in ospedale: le condizioni sono gravi ma per fortuna non dovrebbe trovarsi in pericolo di vita. Allertati anche gli enti competenti di Ats che dovranno verificare il rispetto delle normative e chiarire ogni dettaglio dell’infortunio sul lavoro. Gli agenti della polizia locale stanno inoltre procedendo con tutti gli accertamenti per valutare il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione e la causa dell’incidente. Dalle primissime informazioni, che attendono ancora conferma dagli enti competenti, pare che all’origine dell’infortunio ci sia una manovra sbagliata da parte dell’operaio.
Un altro incidente sul lavoro in pochi giorni nell’hinterland di Milano. Una settimana fa, un operaio di 52 anni è rimasto gravemente ferito ad Arese, all’Automodel di via Marconi, dove una lastra di acciaio è caduta sul piede dell’uomo, amputando di netto le dita e procurandogli una profonda ferita al braccio. A fine gennaio sulla strada Paullese, un operaio di 30 anni è stato folgorato dopo che il braccio sollevatore di un mezzo del cantiere a cui stava lavorando ha colpito il cavo dell’alta tensione. Il 26 gennaio, a Rozzano, in un’azienda di prodotti farmaceutici, 4 operai sono stati investiti da una fuoriuscita di acido formico, per fortuna senza gravi conseguenze.