MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Un “anello” maledetto Dieci vittime in 5 mesi

Una vera strage da fine gennaio a oggi su novanta chilometri di asfalto. Colpa di cantieri eterni, distrazione e assenza di controlli sulla velocità.

Un “anello” maledetto Dieci vittime in 5 mesi

di Massimiliano Saggese

L’anello autostradale di Milano è uno dei più imponenti e trafficati d’Europa ma anche uno fra i più pericolosi: da inizio anno sono 10 le vittime su 90 chilometri di asfalto che circondano il capoluogo lombardo. Abbiamo percorso, chilometro per chilometro, tutti i tratti autostradali che formano “il circuito” della città metropolitana di Milano individuando tutti i punti pericolosi. L’anello è formato da tangenziale ovest (33 chilometri), dal tratto urbano della A4 (33 chilometri), da tangenziale nord ed est (16 chilometri) e infine dal tratto di A1 che raccorda le tangenziali est e ovest (4 chilometri). Partendo dal nodo autostradale di San Giuliano Milanese fino alla A4 (tratto Rho - Cormano - Sesto San Giovanni), siamo andati sulla tangenziale nord, prima e sulla Est poi da Sesto fino a San Donato Milanese. In ordine i punti più pericolosi sono gli svincoli 7 e 7 bis della Ovest e quello per la A7 (Milano-Genova) ad Assago dove ogni giorno si registrano incidenti. Un tratto di strada dove sono almeno una decina i morti registrati negli ultimi anni. Proseguendo verso ovest, verso la A4, altro punto critico è il tratto Cusago - Baggio - Milano San Siro: qui a causa di lavori in corso, da anni si formano imbuti dove gli incidenti pericolosi sono all’ordine del giorno. Proseguendo il cammino entriamo nel tratto urbano della A4, 33 chilometri di passione. Senza dubbio il tratto più pericoloso, dove da gennaio sono state otto le vittime. Punto critico il pezzo ormai famigerato da Pero a Cormano: qui a causa di un altro cantiere, che dura da molti anni, per la realizzazione della quarta corsia si formano rallentamenti che provocano lunghe code a volte addirittura fino alla barriera della Ghisolfa quindi in entrata a Milano per chi proviene da Torino. E proprio per rallentamenti e code, e distrazione dei conducenti si sono verificati alcuni dei più drammatici incidenti di queste ultime settimane. Oltrepassato il terribile tratto Pero-Cormano, dove le code sono perenni e quotidiane, si arriva all’uscita per Sesto San Giovanni. Qui a causa della scarsa ricezione da parte della viabilità esterna del traffico si formano lunghissime e pericolose colonne di auto e camion in corsia di emergenza verso l’uscita. Anche questo tratto si verificano numerosi incidenti, così come nel tratto da Cascina Gobba a San Donato.