
di Monica Autunno
"Completamente fermi, un Natale e un Capodanno senza viaggi. A chiudere un anno da dimenticare". Viaggi e turismo al palo, "almeno quelli programmati e gestiti secondo le regole. Cui gli operatori con un’etica sono tenuti ad attenersi". Un panorama fosco, in tema viaggi, vacanze e turismo, quello che si profila alla vigilia delle vacanze natalizie. Tutto scritto nei decreti: veti incrociati sugli spostamenti, l’estero vincolato alle quarantene, una miriade di chiaroscuri che terranno a casa milioni di persone. Alla Clio Viaggi di Inzago il titolare Carlo Maderna non cerca mezze misure. "Fermi. È abbastanza chiaro?". Fuori gioco le tradizionali partenze della parentesi invernale, verso la neve o verso il caldo. "Partiamo con il primo caso. Teoricamente le strutture ricettive montane saranno aperte, anche a impianti chiusi. Ma per quanto ci riguarda, a contatti continui con i nostri partners abituali, molti invece non apriranno. I costi sono troppo elevati a fronte di introiti così decurtati dalle limitazioni". Estero e mete calde nemmeno a parlarne. "Se sei un agente di viaggio che rispetta le regole, in questo momento non vendi. Molti clienti ci stanno chiamando, anche solo per avere informazioni, chiarirsi le idee. Ma parliamoci chiaro: prenoti oggi e non si sa cosa succederà domani, le regole sulle quarantene e le chiusure cambiano da un momento con l’altro. Un pacchetto viaggio venduto può diventare inutilizzabile in pochi istanti, con conseguente necessità di rimborsi, cui abbiamo fatto sempre, e con grande rigore, fronte. Ma un conto è rimborsare il nostro tempo, un conto servizi pagati che a noi, invece, nessuno rifonde. La pandemia è una causa di forza maggiore. Sono mesi che facciamo i conti con questo". Quarantene, regole, controlli. "Una gran confusione all’italiana. Obbligo di quarantena sulla carta, ma controlli praticamente zero, il più delle volte, nei fatti. Questo produce un altro disastro. Noi, e i tanti agenti del settore seri come noi, al cliente non vendiamo un rischio: il rischio di vedere sfumare una vacanza, di perdere soldi, di trovarsi in una situazione difficile. Ma c’è chi su altri canali vende, eccome. Basta guardare i social per rendersi conto che la gente alle Maldive, alle Canarie o alle Baleari ci va. E magari va anche tutto bene. Certo, se non va bene ci si possono sognare rimborsi o azioni di rivalsa di qualsiasi tipo. Ma cliente a parte, la conseguenza è, ancora una volta, un gran guazzabuglio in un mercato in crisi, e a svantaggio di chi rispetta decreti e norme". Un anno da dimenticare. "Non saprei dire quanto. In estate si è lavorato, ma poco. Sono saltati con le vacanze i viaggi aziendali, fiere e convention, i viaggi di nozze, le gite scolastiche".
Uno sguardo al futuro? "Oggi non si può dire niente. Sicuramente siamo già fuori con i viaggi estivi che richiedano lunga programmazione. Come agenzia ci siamo inventati con un nostro partner la vendita di pacchettini regalo viaggio breve, di cui fruire entro un anno. Con la speranza di esserne fuori". Una crisi, quella delle agenzie di viaggio, che rimbalza anche dai siti di Fiavet, la Federazione degli agenti di viaggio di cui Luigi Maderna, padre di Carlo e capostipite dell’azienda familiare, è presidente lombardo.