Stati Uniti e Australia arricchiscono la loro presenza nell’albo d’oro degli Internazionali d’Italia juniores grazie ai successi di Kaylan Bigun ed Emerson Jones nella 64sima edizione del Trofeo Bonfiglio che ha chiuso i battenti sui campi in terra battuta del Tennis Club Milano Bonacossa. Dopo Luke Jensen nel 1984, Jim Courier nel 1987, Ivan Baron nel 1990 e Nishesh Basavareddy nel 2022, è tocca a Kaylan Bigun sollevare al cielo la celebre coppa al centro dello storico campo Tribuna, dove ha dominato in appena 1h20’ il sorprendente coreano Jangihn Kim per 6/3, 6/3. Il 18enne mancino di Los Angeles, giunto nel capoluogo lombardo come numero 13 del mondo fra gli under 18, entrerà domani meritatamente nella top-10 per la prima volta in carriera. Da buon californiano e tifoso dei Lakers, ha festeggiato dopo il punto che ha chiuso la contesa alla maniera di D’Angelo Russell, uno degli elementi di forza della formazione losangelina, portandosi il polso all’orecchio indicando un ipotetico orologio al polso, simulando la frase: "È il mio momento".
"Questo è uno dei tornei più impegnativi del circuito – ha dichiarato – e uno dei tornei più belli al mondo. Vincere qui mi regala grande fiducia in vista del Roland Garros, negli Stati Uniti non abbiamo tante possibilità di giocare sulla terra". In campo femminile gli organizzatori non potevano sperare in una finale migliore con i numeri 1 e 2 del tabellone in campo, ma l’andamento del match non è mai stato in discussione, con Emerson Jones (foto Francesco Panunzio, ndr) ad aggiornare a due i trionfi dell’Australia dopo quello di Anne Minter nel 1981. La sfida contro l’americana con madre italiana Tyra Grant, seguita in tribuna da papà Tyrone ha visto la 15enne di Gold Coast imporsi in 7/6, 6/2 in 1h34’. Il primo set è stato un festival di break, con entrambe le giocatrici molto più a loro agio in risposta che al servizio. Al nono gioco l’americana ha tenuto per la prima volta il servizio e, nel game successivo, ha fallito una palla break che poteva cambiare l’esito dell’incontro. Da quel momento Jones ha preso in mano il pallino del gioco e per Grant non c’è stato più nulla da fare. "Vincere il Bonfiglio significa davvero tanto – ha detto dopo il match Emerson Jones – e non me lo aspettavo, non pensavo di avere chance di vittoria. Questo è un torneo molto importante, è stata una delle mie vittorie più belle, soprattutto perché è arrivata sulla terra battuta che non è esattamente la mia superficie preferita". Il successo di Bigun, la finale di Grant e il titolo di doppio andato a Exsted/Woestendick ha permesso agli Stati Uniti di assicurarsi, per il terzo anno consecutivo, la Coppa delle Nazioni. Silvio De Sanctis