Trezzano, scandalo ghisa: 3 anni e 4 mesi al complice di Furci per incastrare Vismara

Mariglen Memushi per i giudici avrebbe aiutato l'ex comandante della polizia locale a mettere nei guai la collega di Corbetta con la cocaina nell'auto

Salvatore Furci

Salvatore Furci

Trezzano sul Naviglio (Milano), 30 ottobre 2021 -  Condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione Mariglen Memushi, il complice di Salvatore Furci, ex comandante della polizia locale di Trezzano accusato di aver cercato di incastrare la collega a capo degli agenti di Corbetta Lia Vismara. Secondo l’accusa, fu proprio l’amico albanese ad aiutare Furci, collocando le dosi di cocaina dentro la macchina della comandante, ritenuta responsabile da Furci di averlo licenziato in modo illegittimo. Il gup di Milano Alessandra Di Fazio, al termine del processo svolto con rito abbreviato, ha deciso per la condanna del complice, accusato di detenzione di droga e calunnia e arrestato con l’ex comandante lo scorso 13 aprile.

Secondo le indagini, i due avrebbero architettato il piano per incastrare Vismara attraverso pedinamenti e appostamenti. La vendetta si era poi consumata collocando le dosi sotto il sedile della comandante. L’albanese, stretto amico di Furci, ha poi chiamato i carabinieri per fare una "soffiata", accusando Vismara e spacciandosi per suo pusher. Memushi avrebbe quindi concretamente aiutato l’amico Furci a tendere la trappola alla donna.

Esulta il sindaco di Corbetta Marco Ballarini: "Una giornata importante, ma non finisce qui, perché il processo e la battaglia per la giustizia violata non sono finiti. La procura deve ora scovare tutti i complici e colpevoli del complotto". Furci è ancora a processo, con rito ordinario, e si trova agli arresti domiciliari. Giovedì la Corte d’Appello di Milano, a cui si era rivolto il Comune di Corbetta, ha cancellato la sentenza di primo grado del Tribunale del Lavoro sul licenziamento ritenuto illegittimo di Furci: secondo la sentenza in Appello, la mancata assunzione dopo il periodo di prova è stata motivata e non ritorsiva.  

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