FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Comandante dei vigili arrestato: "Furci? Cattiva reputazione, un errore nominarlo"

Accusato di voler incastrare la collega di Corbetta nascondendo droga nella sua auto: non si placano le polemiche

Il comandante Furci

Il comandante Furci

Trezzano, 27 aprile 2021 - Si torna a parlare del “caso Furci”, l’arresto dell’ex comandante della Polizia locale accusato di aver nascosto dosi di cocaina sotto il sedile dell’auto del capo dei vigili di Corbetta, Lia Vismara. Una vendetta architettata con la complicità dell’amico albanese Mariglen Memushi per “punire” la comandante. La colpa: aver espresso parere negativo sul superamento del periodo di prova di Salvatore Furci (nella foto). L’ex capo dei ghisa di Trezzano non ha voluto rispondere davanti al gip e mentre l’iter procedurale prosegue, il caso è stato trattato in un Consiglio comunale straordinario, convocato in fretta proprio per discutere della vicenda. Al centro delle polemiche, l’assegnazione della carica di comandante da parte del sindaco Pd Fabio Bottero. Le opposizioni hanno messo in discussione i criteri della nomina, sottolineando "incapacità, imprudenza e irresponsabilità". Secondo i consiglieri di Lega, Lista Padovani, Controcorrente, Movimento Cinque Stelle, il sindaco Bottero era a conoscenza della nomea di Furci, anche perché "avvisato della reputazione del comandante. Bastava informarsi per capire che non era la persona adatta a ricoprire l’importante incarico".

Ma il primo cittadino si è difeso e in sinergia con Alberto Folli, segretario comunale, ha illustrato le azioni compiute dal Comune e l’iter della nomina. "Le inchieste sono segrete – ha chiarito Bottero – quindi nessuno ne era a conoscenza. Il Comune non è coinvolto nella vicenda e ci siamo attivati con gli adempimenti previsti dalla normativa". L’ex comandante è stato assunto in seguito a concorso pubblico, è stato chiesto il certificato penale e i carichi pendenti. A dicembre del 2020 è stata avviata la procedura per ricoprire il ruolo. "Un ente – ancora Bottero – non può basare le decisioni sulle voci, ma secondo i principi guida dalla normativa. Insomma, per il sindaco non c’è stato errore nel processo di nomina che non poteva essere influenzato o inficiato dalle voci che giravano su Furci, su cui non pendeva all’epoca alcun provvedimento penale. Ora bisogna ripartire: nominare un nuovo comandante ma soprattutto tenere alto il morale degli agenti, provati dalle circostanze.

 

 

 

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