Trenord ferma i turisti, scatta la rivolta dei sindaci

Trenord ferma i turisti, scatta la rivolta dei sindaci

Trenord ferma i turisti, scatta la rivolta dei sindaci

"Nel weekend non andate a Varenna e Bellano". L’appello obbligato lanciato venerdì sera dai vertici di Trenord ai turisti per la mancanza di qualsiasi collegamento in seguito alla frana che una settimana fa ha interrotto la linea ferroviaria Lecco-Colico, ha immediatamente suscitato la rivolta dei sindaci dell’Alto Lario, che non ne sapevano nulla e che governano paesi dove i turisti sono indispensabili. La mobilitazione generale ha costretto i responsabili dei servizi di trasporto pubblico a un veloce dietrofront. L’isolamento forzato di Varenna e Bellano, ma anche di Lierna e Perledo, è così durato poco più di una notte. Ieri i primi cittadini hanno garantito in extremis gli spostamenti arrangiandosi come potevano, mentre quest’oggi sono state ripristinare le corse dei traghetti della Navigazione del Lago tra Lierna, Varenna e Bellano.

In seguito all’ennesimo maxi vertice per fronteggiare l’emergenza, è emerso che per sabato e domenica non ci sarebbero stati materialmente mezzi a sufficienza per sopperire all’interruzione della circolazione dei treni come invece avvenuto nei giorni scorsi, sia per quanto riguarda i bus sia per i battelli. Stessa situazione pure per autisti e piloti delle imbarcazioni, che hanno esaurito gli straordinari utili. Da qui la drastica decisione di alzare bandiera bianca, sospendere i collegamenti e diramare l’annuncio choc: "Informiamo i signori viaggiatori che, a causa della frana che ha interrotto la circolazione ferroviaria tra Lierna e Bellano e della sospensione del servizio integrativo di navigazione sul lago di Como tra Lierna, Varenna e Bellano, nelle giornate di sabato e domenica non è possibile arrivare e partire dalla stazione di Varenna. Sconsiglia di mettersi in viaggio per le località di Varenna e Bellano, in quanto potrebbe non essere possibile il rientro a Lecco e Milano in serata". La reazione dei sindaci, è stata immediata. "Le decisioni sono state prese senza ascoltare le richieste di chi quotidianamente raccoglie le segnalazioni di cittadini e utenti". Daniele De Salvo