STEFANO DATI
Cronaca

Cassano d’Adda: bagnanti allontanati dal traversino, è la (storica) prima volta

Applicata l’ordinanza del sindaco che recepisce le indicazioni del consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana: per oggi niente multe, ma solo un avviso

Recenti controlli sul traversino di Cassano

Cassano d’Adda, 20 luglio 2024 – C’è sempre una prima volta. Carabinieri e polizia locale oggi pomeriggio, sabato 20 luglio, hanno allontanato le persone arrivate sul traversino di Cassano per un pomeriggio di relax e tintarella (e, forse, anche qualche tuffo). Lo hanno fatto in ossequio all’ordinanza firmata dal sindaco, successiva alle note del 14 maggio di Ats e del 15 luglio della prefettura che rilevano la necessità della messa in sicurezza del manufatto idraulico.

Il documento firmato dal primo cittadino Fabio Colombo vieta non solo la balneazione ma anche lo stazionamento su manufatti idraulici, nelle isole naturali del fiume Adda, nell’alveo fluviale e il mero attraversamento dell’alveo fluviale. In caso di trasgressione delle norme si rischiano multe fino a 500 euro.

Il primo “avviso”

Ordinanza e cartelli di divieto di accesso sono stati ancora una volta disattesi e nella giornata di oggi, polizia locale e carabinieri hanno proceduto ad allontanare i patiti della tintarella e relax presenti sul traversino. Nessuna multa per ora, in un intervento che è da considerarsi un avviso ai naviganti.

"Questa ordinanza - spiega il sindaco Fabio Colombo - sarà allegata all'ennesima richiesta inviata in prefettura, per l'invio di personale delle forze dell'ordine, o militari dell'esercito, a sostegno del servizio di controllo per la sicurezza al traversino ma anche su tutte le aree in riva ai corsi fluviali”.

La storia 

Difficile cambiare abitudini tanto consolidate. Il traversino, infatti, è da sempre un punto di riferimento per più di una generazione di cassanesi – e non – nonostante il divieto d'accesso.

Le tragedie avvenute in quest'ultimo decennio hanno fatto registrare interventi di emergenza per almeno una ventina di casi. La situazione ha portato il Consorzio Bonifica Muzza Bassa Lodigiana, gestore dell'area, alla decisione di imporre l’allontanamento dei frequentatori.