di Roberto Canali
Sul Lario dei vip dove è praticamente impossibile trovare una camera libera nei resort di lusso, come negli appartamenti o nei B&b, fino alla fine di agosto capita di morire annegati a vent’anni appena compiuti in un tratto di lago non balneabile di fronte a centinaia di turisti che prendono il sole su una spiaggia abusiva. È morto così Ali Mohammed Shebl Ahmed Elnhrawy, un ventenne di origine egiziana residente nella periferia Nord di Milano, domenica in gita a Como in compagnia di alcuni connazionali per trascorrere una domenica spensierata in riva al lago. Poco dopo le 14 si è tuffato nel tratto di fronte al Tempio Voltiano, dove l’acqua è da bollino nero, e non è più riemerso, forse perché è stato colto da un malore a causa dell’acqua troppo fredda o semplicemente perché non sapeva nuotare bene. Quando lo hanno ripescato, 20 minuti dopo a 8 metri di profondità, il suo cuore aveva già smesso di battere e solo con grande difficoltà il personale sanitario è riuscito a farlo ripartire. Portato in condizioni disperate all’ospedale San Gerardo di Monza, si è spento nella notte a causa dei danni neurologici riportati.
Grave infortunio per un milanese anche sulle Dolomiti, in Friuli Venezia Giulia, dove un escursionista di 54 anni è rimasto ferito a causa del crollo di un ponte di legno sul fiume Piave a Rifugio Piani del Cristo, nel comune di Sappada, in provincia di Udine. Stando a quanto ricostruito, l’uomo sarebbe caduto nel fiume dopo un volo di due metri dal ponte, a causa del cedimento di un’asse portante.
Era stato schiacciato tra un’auto e un furgone venerdì scorso, mentre percorreva in sella alla sua bici via Regina Margherita a Bellagio, un incidente assurdo che è costato la vita Stefano Rossi, ciclista 54enne di Milano morto due giorni dopo il ricovero all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Le condizioni dello sportivo erano apparse fin dall’inizio disperate, rianimato sul posto era stato trasportato con l’elisoccorso nel nosocomio comasco dove il suo cuore ha cessato di battere un paio di giorni dopo, in conseguenza dei traumi gravissimi che è stato impossibile curare nonostante un’operazione e il ricovero nel reparto di terapia intensiva. Sull’incidente stanno indagando i carabinieri di Bellagio che dovranno accertare come mai i conducenti dei due veicoli, nell’affrontare la strettoia all’ingresso del paese, non si sono accorti del ciclista che stava sopraggiungendo finendo per stringerlo senza dargli scampo.