
Il quartiere di via delle Rose: da vent’anni i cittadini attendono la riqualificazione
Pieve Emanuele (Milano), 4 agosto 2025 – Torre Aler abbandonata di Pieve Emanuele, ultimo monumento del degrado della cementificazione degli anni ’80 e ’90 che resiste alla riqualificazione e non viene abbattuto.
Dal 2003 i residenti attendono il completamento del Piano di Riqualificazione Urbana (un tempo Pgt ex Incis). In questi vent’anni il degrado è avanzato, e le promesse si sono accumulate senza mai concretizzarsi. “Come dimenticare in proposito le promesse dalla Giunta Fontana, impegni ribaditi più volte nel corso delle scorse legislature ma mai onorati nei fatti - spiega Nicola Di Marco, capogruppo M5s Lombardia - Anche in sede di discussione dell’ultima legge di Assestamento di Bilancio ho chiesto a Regione Lombardia di mantenere la parola data ai cittadini di Pieve Emanuele e stanziare i fondi per l’abbattimento dell’ecomostro nel quartiere delle Rose. Ancora una volta la mia proposta è stata respinta. È dal mio ingresso in Consiglio regionale, nel 2018, che sollecito la Regione a intervenire concretamente".
Il palazzone abbandonato è un monumento allo scempio edilizio degli anni ’80 e ’90: una maxi cementificazione che ha portato alla realizzazione di 12 edifici che dovevano diventare un centro direzionale per il polo fieristico di Lacchiarella. Naufragato il progetto, era partito un piano di recupero del quartiere durante il quale sono stati demoliti tutti gli edifici ma una torre abbandonata è rimasta in piedi di fronte ai nuovi edifici residenziali che stanno sorgendo.
"La maggioranza ha bocciato l’emendamento che avevo presentato per richiedere un finanziamento destinato alla demolizione dell’edificio di proprietà di Aler, dismesso da anni e oggi fonte di degrado e microcriminalità. Ho effettuato sopralluoghi, presentato atti, emendamenti e ordini del giorno. L’ultimo, approvato nella precedente sessione di bilancio, impegnava la Giunta a trovare le risorse per l’abbattimento della torre. Quando però si è trattato di passare dalle parole ai fatti, come sempre, Regione Lombardia ha voltato le spalle. Tengo a ricordare come l’edificio, a destinazione commerciale/direzionale ma su cui continua il disinteresse del mercato, sorge accanto al centro polifunzionale del Comune e rappresenta da tempo un ostacolo alla piena rigenerazione del quartiere, dove sono in corso altre opere finanziate invece dal Pnrr e Bando Pinqua”.