
Torna la balera di periferia Fra poesia, riti e lustrini un tuffo nel tempo che fu
di Barbara Calderola
Strobo, vestiti con i lustrini, riti e poesia della vecchia balera, ora "piazza al coperto" aperta a tutti, dopo il progetto di rigenerazione urbana. Oggi, in scena per celebrarne l’epopea, arriva “MyGeneration”, l’affresco di un mondo scomparso che parte dal racconto dei frequentatori d’antan e da un episodio autobiografico: la Compagnia che lo interpreta, Industria Scenica, alla ricerca di uno spazio per il proprio progetto culturale, approdò sulla pista, trasformandola e scegliendola come sede. L’anteprima sarà il 30 al Piccolo, a Cassina de’ Pecchi, alle 21, la prima il 31 a Vimodrone, lì, nel tempio del divertimento costruito negli anni Sessanta e diventato poi punto di riferimento di una generazione, amato anche dai milanesi in trasferta per una serata. E che serate con 300 ballerini alla volta.
Lo spettacolo comincia dalle interviste a clienti storici e racconta la forza, l’energia, i simboli del dancing della Martesana e della musica popolare dal Boom agli anni Ottanta, "un viaggio per il pubblico fra passi di note, relazioni, atmosfere - spiegano gli autori-registi Serena Facchini ed Ermanno Nardi -. Portare il teatro in un posto come l’Everest, che è sempre stato un punto di incontro, rappresenta la grande sfida di far rivivere un ex dopolavoro trasformandolo in un luogo dove varie forme d’arte possono contaminarsi".
Ed è tutto già realtà. La vita della discoteca fu breve, chiuse perché disturbava la quiete del quartiere e il locale passò alla Cooperativa dei Lavoratori Uniti. Dal ballo all’impegno politico e sociale, allo scoccare del nuovo millennio il ritrovo aveva ormai sulle spalle due lustri di gestione dei pensionati.
Poi sono arrivate le difficoltà, la concorrenza della sala di Cologno e lo strappo della fine delle attività nel 2011, fino all’arrivo degli attori, nel 2013 che hanno portato nuova linfa, una visione, e un progetto trasversale che coinvolge tutte le fasce d’età, decollato otto anni fa. Fra qualche giorno gli artisti celebreranno la cavalcata che li ha portati sin qui, rimettendo in fila un pezzo di storia della città e del territorio.
Per i vecchi gestori, "la soluzione giusta, dopo decine di richieste di bar e ristoranti di avere lo spazio dove sono passate tanti vimodronesi".