
Teresa Guccini (Foto dal suo profilo Instagram)
Milano, 9 ottobre 2023 – Non solo Fedez a ringraziare chi dona il sangue e a invitare tutti a farlo.
Teresa Guccini, 45 anni, figlia del cantautore Francesco, ha pubblicato una foto che la ritrae diventata da poco mamma, con in braccio suo figlio, Pietro. Racconta la sua storia e come senza trasfusioni di sangue non sarebbe più qui. E come Fedez invita, ci invita, a donare il nostro sangue per salvare tante vite.
La foto
"Questa foto è del 15 dicembre 22 – si legge su instagram Teresa Guccini – ed è il momento esatto in cui sono ritornata molto provata in ostetricia dalla terapia intensiva e ho rivisto il mio Pietro arrivato dalla neonatologia un giorno dopo la sua nascita. Ero letteralmente distrutta e tratti senza memoria. Scrivo queste righe ispirata da quanto accaduto a @fedez perché anche io senza i donatori di sangue non sarei qui a raccontare la mia storia ed è perciò doveroso ringraziarli. C’è un altro motivo per cui scrivo ovvero l’importanza del parto in strutture ospedaliere attrezzate di terzo livello”.

Gravidanza e parto
“La mia è stata una gravidanza perfetta e ho fatto un parto naturale, eppure, quando ho espulso la placenta, ho avuto una emorragia gravissima stimata intorno ai 2200cc che mi ha fatto scendere l’emoglobina a 4. Avere l’emoglobina a 4 all’improvviso (il minimo è 12) significa essere ad un passo dall’andarsene. Ci ho messo mesi a elaborare quanto accaduto perché nella gioia della nascita non ho pensato a me stessa. Sono stata portata immediatamente in sala operatoria e da lì non ricordo più nulla. Mi sono svegliata in rianimazione il giorno dopo immobilizzata e intubata e senza Pietro, confusa e senza sapere bene cosa fosse accaduto".
Le emotrasfusioni
"È stato difficile ma senza 4 emotrasfusioni e la prontezza degli anestesisti, ostetrici, ginecologi e rianimatori dell’ @santorsola_irccs non ce l’avrei fatta. Donare il sangue è fondamentale così come affidarsi a strutture organizzate per partorire perché durante un parto naturale possono accadere molte cose ed essere lontani da una rianimazione e da una rianimazione neonatale può virare in peggio l’esito delle cose. Partorire a casa può essere romantico ma non penso sia una scelta saggia per il proprio bene e per quello del vostro bambino in momenti in cui i secondi fanno la differenza. Io mi sono persa i momenti più belli, quelli di quiete dopo un parto naturale, quelli in cui ci si gode il proprio bimbo sulla pancia e ci si rende conto di una nascita ma posso dire di essere stata fortunata nella sfortuna. Ringrazio ancora tutto lo staff dell’ospedale e i donatori che mi hanno permesso di raccontarvelo. #donatoridisangue #ospedalesantorsola #parto.