
Dorina Bhardi morta a46 anni e la piccola Mia nella foto pubblicata da Alessia figlia maggiore della famiglia travolta dalla tragedia
Lo strazio di una famiglia, l’abbraccio di una comunità: Mia torna a casa dopo 4 mesi di ospedale, la piccola ha compiuto 9 anni in reparto, rimase ferita nel tragico schianto di aprile a Truccazzano in cui perse la vita mamma Dorina Bardhi. Una raccolta fondi, anzi due, la prima lanciata dalla sorella maggiore, la seconda dal borgo, e tanto affetto per lei. La bambina deve superare lo strappo più grande, ad aiutarla l’abbraccio di tutto il paese. Il lungo percorso di riabilitazione seguito al ricovero al papa Giovanni sta per concludersi.
La sua storia ha commosso tutti. L’eco di quel maledetto pomeriggio è ancora vivo nelle coscienze. Dopo il drammatico incidente - madre e figlia finirono contro un tir sulla Cassanese il 7 aprile - ci sono stati ritrovi e preghiere per Dorina morta a 46 anni sul colpo e per la sua bambina sopravvissuta all’impatto e ricoverata in terapia intensiva. Ed era scattata la gara di solidarietà, tutti volevano dare ancora una mano a una figura molto amata nel centro di 5mila 800 anime, moglie e madre di tre ragazze, dedita alla famiglia, generosa ed entusiasta promotrice di iniziative per la comunità. "Vivono una tragedia, non lasciamoli soli", i tanti appelli seguiti all’incidente.
Una foto di madre e figlia a corredo dell’Sos di Alessia, la figlia maggiore della donna. "Se non fosse necessario, non chiederemmo", scrisse dando il via a una catena d’amore che non si è mai esaurita. I denari, 36mila euro raccolti in pochi giorni, sono stati usati per l’ultimo saluto alla mamma, per le cure della bimba, per le spese legali. Immediata la mobilitazione. Banchetti di raccolta fondi allestiti davanti alle scuole. Testo ed estremi della raccolta online volano in rete. A tutti arrivano i grazie della famiglia della donna scomparsa. Ancora una volta per voce della figlia: "Sapere che mamma è stata circondata da così tanto affetto è un gesto che io e la mia famiglia apprezziamo immensamente".
Dorina Bardhi, albanese d’origine ma residente ad Albignano da anni, è seppellita nel cimitero della frazione. Il posto che la coppia aveva scelto. Dorina era membro attivo della comunità parrocchiale e dell’oratorio. Un minuto di silenzio per lei era stato osservato in Consiglio comunale. "Un gesto doveroso per chi è così amato", spiegò il sindaco Franco De Gregorio. E la mente corre a quel momento terribile, quando l’auto di Dorina ha sbandato, andando a schiantarsi contro il tir che viaggiava sulla corsia opposta. Un frontale. Quattro mesi sono pochi per chi deve convivere ogni minuto con una perdita così grande, ma le ragazze si sono fatte forza e anche il marito, c’è Mia a cui pensare. Il suo percorso ancora lungo, il suo benessere. Quasi l’ultimo compito affidato dalla mamma. Ma le domande restano. E davanti alle foto dell’auto distrutta aleggia l’interrogativo più grande: perché.
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