BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Telecamere puntate sulla “via della droga“

Videosorveglianza potenziata sulle zone a rischio della città come il ponte che unisce le province di Milano e Bergamo

di Barbara Calderola

Nuove telecamere in via Guarnerio all’incrocio con la Sp 2 e sulla torre del Castello puntate sul ponte, giorno e notte. "La richiesta è arrivata direttamente dai carabinieri", spiega il sindaco Silvana Centurelli. Lotta allo spaccio e alla delinquenza, in arrivo a Trezzo nove impianti, il numero complessivo in città sale così a 60. Nella mappa aggiornata dei punti caldi anche la zona industriale dove le nuove postazioni saranno due, una in viale Lombardia, cuore produttivo della città con le sedi delle principali aziende, l’altra nel parcheggio dei Tir in via Santi. Si tratta infatti di un altro punto sensibile: non più tardi di un anno fa una banda poi catturata dai militari in forza a Cassano sequestrava i camionisti fermi a riposare razziando il loro carico, quasi sempre computer o materiale elettronico in arrivo da importanti ditte della zona. Presto, chi è in sosta sarà protetto di notte dalla videosorveglianza.

"Il potenziamento rientra nel programma di sicurezza integrata lanciato tre anni fa e punta su tre elementi: tecnologia, collaborazione con le forze dell’ordine e controllo di vicinato – aggiunge Centurelli –. Sono convinta che questo mix sia la strada giusta per tutelare la serenità di tutti". Gioca un ruolo importante nel piano anche l’agente di prossimità, al lavoro nei quartieri in città e nella frazione, Concesa. Pure le immagini trasmesse da queste telecamere saranno inviate alla centrale operativa della polizia locale e da qui all’Arma. "Il nuovo investimento in macchine è un tassello ulteriore del puzzle", sottolinea il primo cittadino. Il Comune ha acquistato anche una fototrappola, un dispositivo mobile incaricato di scovare i furbetti dei rifiuti, i tanti cioè che scaricano immondizia dove è vietato.

Ma è sul viadotto che collega Trezzo a Capriate, sponda milanese e bergamasca dell’Adda, che si concentra l’attenzione. È il corridoio sul quale viaggia la droga tra una provincia e l’altra. La vicinanza della Milano-Venezia fa del territorio un punto di smercio per le piazze della provincia e di Milano e ora il traffico sul cavalcavia sarà registrato 24 ore su 24 dalla torre della rocca alta 42 metri. Due dei nove occhi elettronici che saranno accesi a breve sono per la lettura targhe: diranno’ in tempo reale chi passerà dai punti strategici sulla Monza-Trezzo e fra i capannoni.