
Una manifestazione per Abba
Milano, 24 marzo 2023 – Domani alle 15, nel giardino pubblico Cassina de' Pomm di via Tirano, sarà scoperta una targa dedicata ad Abba, ragazzo di 19 anni originario del Burkina Faso ucciso il 14 settembre 2008. Abdoul Guiebre, questo il suo nome, venne colpito dal gestore di un bar di via Zuretti e da suo figlio, Fausto e Daniele Cristofoli, perché aveva rubato dei biscotti. Parteciperanno alla cerimonia l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, il presidente del Municipio 2, Simone Locatelli, il Comitato "Per non dimenticare Abba e fermare il razzismo".
Il delitto
Il 14 settembre del 2008 Abba attorno alle 6 entrò nel bar Shinig a pochi passi dalla stazione Centrale, gestito dalla famiglia Cristofoli, in compagnia di alcuni amici, anch’essi di colore, con cui aveva trascorso la serata. Padre e figlio lo inseguirono e colpirono alla testa con una spranga convinti che avesse preso l’incasso del locale. In realtà la vittima aveva rubato due pacchetti di biscotti e altrettante barrette di cioccolato. Una bravata che costò la vita al 19enne. Abba arrivò in coma al Fatebenefratelli, dove morì sette ore dopo.
La condanna
Il 14 febbraio del 2014 divenne definitiva la condanna inflitta a padre e figlio, con il rigetto da parte della Cassazione del ricorso presentato dai loro difensori, gli avvocati Marco Bolchini ed Elisabetta Radici. Ai due non venne contestato l’odio razziale nonostante avessero urlato frasi offensive e razziste ad Abba e ai suoi amici: secondo le sentenze si trattò di un “delitto d’impeto”, senza matrice xenofoba. E i parenti, assistiti dall’avvocato Mirko Mazzali, all’epoca puntarono il dito contro “una pena lieve”.