
I lavoratori che si occupano di pulizie e ristorazione nell’Asst Gaetano Pini, servizi appaltati alla Markas Srl, ieri mattina si sono riuniti in presidio per protestare contro il taglio delle ore e quindi degli stipendi. Gli addetti del corriere internazionale FedEx-Tnt nel pomeriggio sono partiti dalla Prefettura in corso Monforte e hanno formato un corteo fino a piazza Tricolore. Una nuova giornata di proteste a Milano, preludio di problemi sociali che potrebbero esplodere con maggior forza quando verrà meno il blocco dei licenziamenti. Al centro della vertenza al Gaetano Pini il cambio d’appalto che, secondo i sindacati, ha portato a un netto peggioramento delle condizioni di lavoro. "In alcuni casi si è scesi sotto le 14 ore settimanali – spiega Mattia Scolari, della Cub – e una nostra delegata è stata messa in cassa integrazione con l’intento di togliere di mezzo una lavoratrice scomoda. Abbiamo impugnato il provvedimento davanti al Tribunale del lavoro". La protesta dei lavoratori FedEx-Tnt, sostenuta dal sindacato Si-Cobas, verte invece "sui 300 licenziamenti" per la chiusura del polo logistico di Piacenza.
"A una ventina di dipendenti della Fedex sono stati comminati fogli di via per il presidio della settimana scorsa davanti alla sede a Peschiera Borromeo - ha reso noto il sindacato -. Noi riteniamo i provvedimenti lesivi del diritto di sciopero e ne chiediamo il ritiro". La Cub sanità ha programmato inoltre un presidio per il 17 maggio davanti alla Prefettura, contro l’obbligo vaccinale del personale delle strutture sanitarie che "calpesterebbe ogni diritto". All’orizzonte, infine, nuove proteste negli aeroporti di Linate e Malpensa.
A.G.