Su Instagram con la giacca rubata: incastrata la baby gang del parco

Un'adolescente, identificato grazie a una foto su Instagram, e altri cinque ragazzi sono stati individuati come presunti membri di una baby gang che ha compiuto un assalto due anni fa a Milano. Le vittime, derubate di soldi e oggetti personali, hanno riconosciuto i colpevoli tramite i social media. Quattro minorenni sono stati collocati in comunità su disposizione del gip.

Su Instagram con la giacca rubata: incastrata la baby gang del parco

Su Instagram con la giacca rubata: incastrata la baby gang del parco

M.S., all’epoca diciassettenne, ha pensato bene di indossare la giacca appena rubata e di farsi una foto per postarla sul suo profilo Instagram. Anche grazie a quello scatto social, i carabinieri della Compagnia Magenta sono riusciti a identificare lui e altri cinque ragazzi come presunti membri della baby gang che due anni fa ha assaltato un gruppo di amici in un parco. Ore 23.30 del 19 febbraio 2022, siamo ai giardini Baden Powell di via Torre: Marco (nome di fantasia) e altri quattro adolescenti sono lì per mangiare una pizza insieme. All’improvviso, si materializza un gruppo di una quindicina di coetanei, "tutti di origine nordafricana": la classica scusa della sigaretta maschera per pochi istanti le vere intenzioni della banda. Uno degli aggressori chiede a Marco di dargli la giacca marca Bauer per provarla, ma non se la leva più; poi rovista nelle tasche e si impossessa degli auricolari.

Non è finita: anche gli altri finiscono nel mirino, e chi si oppone viene minacciato con un coltello; vengono depredati di soldi, bracciali e bici. A colpo concluso, le vittime chiamano il 112 e denunciano l’accaduto, spiegando di aver riconosciuto almeno tre di quei ragazzi e fornendo i loro account Instagram. Uno in particolare, che nel nickname riporta anche il cap di San Siro, rimanda alla foto della giacca, a un numero di cellulare e a una mail collegata a un istituto tecnico professionale. Da lì i militari guidati dal capitano Nicola De Maio risalgono all’allora diciassettenne, che risulta avere anche precedenti per rapina aggravata e violenza sessuale di gruppo, e ai ragazzi che frequenta abitualmente. Marco e due suoi amici riconoscono lui, gli altri tre minorenni (oggi di 18 e 19 anni) e due maggiorenni. Ieri i quattro che ai tempi non avevano ancora compiuto 18 anni, due nati in Egitto e due in Italia da genitori di origine nordafricana e residenti tra San Siro e Giambellino, sono finiti in comunità, su disposizione del gip Irina Grossi.Nicola Palma